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Economia

Sondaggi. Il 45% degli studenti emiliani sogna un futuro da imprenditore

Un questionario interattivo rivolto ai ragazzi ha rivelato una forte propensione per l'imprenditorialità. Iniziativa presentata da Confindustria Emilia

C'è un'app creata dagli imprenditori di Confindustria Emilia e presentata al Pmi Day-Industriamoci, venerdì scorso, che con un questionario interattivo testa la conoscenza che i ragazzi hanno del loro territorio, per dare informazioni sul mondo della formazione in funzione delle preferenze e degli interessi e per avere un'idea in prospettiva del loro possibile futuro professionale. 

Ebbene, dai risultati del questionario emerge una buona conoscenza di base del mondo delle imprese, un'idea di futuro generalmente piuttosto definita e una propensione verso la cultura tecnico-scientifica. Il 45% degli intervistati esprime il forte desiderio di diventare imprenditore, il 64% è disponibile a conoscere almeno due lingue per lavorare nel mondo e, nel complesso, la maggior parte dei ragazzi crede che la valutazione scolastica influirà molto sul proprio futuro lavorativo e arricchirà la propria formazione anche dopo aver trovato un impiego. Alla domanda 'in quale area di lavoro ti piacerebbe essere impiegato?' le risposte più gettonate sono le aree di ricerca e sviluppo e pianificazione, progettazione e strategia. Sul podio dei corsi di laurea di maggior interesse, invece, ingegneria dell'automazione, economia, ingegneria elettronica e sicurezza informatica. 

Per la compilazione del questionario, presente nella sezione nella sezione dell'app denominata 'scuola e territorio' si è loggato un campione di 600 ragazzi tra i 13 e i 18 anni di Bologna, Modena e Ferrara. "I dati raccolti ci dicono che almeno il 45% degli intervistati mette tra i primi due posti nel 'lavoro del futuro' la missione di essere imprenditore", tira le somme il presidente di Confindustria Emilia, Valter Caiumi.

La cultura d'impresa "nel nostro territorio e la passione per far crescere nuovi progetti imprenditoriali, veicoli di valore per l'intera società, sono elementi importanti che non vanno trascurati in nessuna fase della crescita, ma in particolar modo in questa", aggiunge Caiumi. 

Tra gli imprenditori che hanno condiviso la propria storia nelle scuole erano presenti Francesca Golfarelli, del cda di Berardi Bullonerie che ha ringraziato Confindustria Emilia per l'opportunità spiegando: "Prima di essere un'imprenditrice sono una madre e l'approccio con gli studenti ha risvegliato in me la stessa voglia di trasmettere il sapere che ho con i miei ragazzi. Il loro futuro è 'nostro figlio', un figlio a cui trasmettere esperienza. Paolo Golinelli, amministratore unico di Golinelli Communication Lab, ha invece precisato che "i ragazzi sono stati coinvolti soprattutto dalla testimonianza degli imprenditori che hanno raccontato la loro storia affascinante. Stupore e meraviglia quando, commentando il video di presentazione delle filiere di Confindustria Emilia, hanno scoperto che nelle nostre province sono presenti brand d'importanza mondiale". Il ringraziamento di Gian Luigi Zaina, presidente del Consiglio Piccola industria di Confindustria Emilia va invece "agli imprenditori che si sono prestati a diventare 'ambasciatori' nelle nostre scuole, agli insegnanti e ai ragazzi che hanno partecipato attivamente, contribuendo a una prima base di dati raccolti attraverso la nostra bella app. L'iniziativa ha dato i risultati sperati anche per coinvolgimento ed efficacia. Il progetto è facilmente scalabile e l'anno prossimo saremo in grado di moltiplicare per cinque questi dati".

(DIRE)

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