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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Spesa al supermercato: Modena, quanto mi costi?

Inchiesta supermercati in 68 città: Modena risale la classifica della convenienza. Verona città più economica d'Italia, fino a 1100 euro all'anno in meno di spesa rispetto ad Aosta, fanalino di coda della classifica di Altroconsumo

Appena 57 euro all'anno di risparmio nelle tasche dei modenesi che fanno la spesa al supermercato. Una piccola consolazione, ma in tempi di crisi è sempre meglio il proverbiale “piuttosto”. Questo il dato che emerge dall'indagine di Altroconsumo, che come ogni anno ha presentato l’inchiesta su supermercati, iper e hard discount in 68 città italiane. Modena conferma sostanzialmente il proprio standard, posizionandosi leggermente al di sotto della media nazionale.

Nel giro d’Italia della convenienza, a fronte di una spesa media (dati Istat) di 6.350 euro all’anno per famiglia tipo, i modenesi hanno invece speso lo scorso anno 6.339 euro. Tra le 68 città Modena occupa così la 28esima posizione, risalendo rispetto alla 36esima del 2014, quando le famiglie avevano versato ai supermercati cittadini 3.396 euro. La mappa dei supermercati modenesi è disponibile (solo previa registrazione) sul sito web di Altrocnsumo.

Altroconsumo ha monitorato 909 punti vendita e 108 categorie merceologiche  tra le più rappresentative della spesa delle famiglie italiane, secondo l'indagine annuale Istat sui consumi delle famiglie. Ha poi raccolto i prezzi dei prodotti delle suddette categorie, presenti a scaffale al momento della rilevazione e li ha suddivisi in tre carrelli, ognuno corrispondente a uno dei tre panieri. Infine ha stilato i relativi scontrini, attribuendo  valore 100 al più economico, a salire per quelli più costosi. La classifica si divide in due tipologie, quella per punto vendita (che analizza un totale di 546 prodotti, i cui prezzi sono stati pesati sulla base della frequenza d'acquisto, secondo l'Istat) e quella per città (che traduce i risultati in termini di spesa annua delle famiglie).

La città più conveniente in assoluto è Verona. Seguono Arezzo, Firenze, Pistoia e Pisa – Toscana la regione più virtuosa tra tutte. In fondo alla classifica Palermo, Ascoli Piceno, Pescara e Aosta, dove la spesa costa 600 euro in più della media nazionale. Dove non c’è dinamica concorrenziale i prezzi si allineano verso l’alto e lì stanno. Dove invece si fronteggiano insegne a suon di sconti chi vince è il consumatore e il suo portafogli ci guadagna: a Pordenone, Torino o Cuneo, e anche Napoli, il delta del risparmio supera i mille euro. Al contrario, scarse possibilità a Reggio Calabria e Caserta: solo 150 euro di differenza tra punti vendita più e meno cari.

Sul piano regionale vince la Toscana, dove fare una spesa comprando prodotti di marca costa 6.039 euro all'anno (a fronte dei 6.636 euro della Valle d'Aosta, la nostra regione più cara). Seguono a ruota il Veneto, il Piemonte, la Puglia, l'Umbria e la Liguria. Sostanzialmente la situazione rimane invariata rispetto allo scorso anno, fatta eccezione per la Liguria, che da "più cara della media", quest'anno sembra essere diventata più economica. Va male in grandi regioni come Lazio, Sicilia, Sardegna ed Emilia Romagna, ma anche Marche, Molise, Basilicata e Abruzzo. In generale, il Sud, dove c'è meno concorrenza, non sembra messo bene.

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