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Boom di cassa integrazione e partite Iva: la Cgil lancia l'allarme

Nell'incontro odierno con la stampa per lo sciopero generale di mercoledi, il segretario regionale Cgil Colla ha reso noto dati preoccupanti su cassa integrazione e proliferazioni di partite Iva nelle zone colpite dal sisma

Sono dati molto preoccupanti quelli resi noto dalla Cgil a due giorni dallo sciopero generale del 14 novembre, la crisi del lavoro si fa sentire ancora più forte nelle zone colpite dal sisma. Nella provincia di Modena le ore di cassa integrazione da gennaio a ottobre di quest'anno sono 3,5 milioni, +157% rispetto all'1,3 milioni del 2011. In generale le ore di Cig (ordinarie, speciali e in deroga) in regione sono cresciute dell'11%: da 66,1 milioni a 73,4.

"In quell'area - ha detto il segretario generale Cgil Emilia-Romagna Vincenzo Colla - si gioca la partita del sistema regionale. Bisogna uscire dalla fase 'eroica' ed entrare in una nuova che progetta lo sviluppo". Oltre alla cassa integrazione quello che preoccupa il segretario Cgil è il 'proliferare' delle partite Iva che potrebbe far incrementare la precarietà con tante piccole imprese scompaiono.

"Bisogna reintegrare chi perde il lavoro all'interno dei programmi di ricostruzione - auspica Colla - le partite Iva non sono un segnale positivo, dal punto di vista della qualità del lavoro e dei diritti - continua il segretario regionale - perchè spesso apre una partita Iva un lavoratore che non ha a disposizione neanche una carriola".  In altre parole, il ricorso al lavoro autonomo avviene spesso viene utilizzato al posto di un'assunzione e chi lavora si trova a dover subire condizioni di lavoro al di fuori di ogni tutela: "È l'operazione più precaria esistente sul mercato" afferma Colla. Non a caso, conclude il segretario, la Cgil ha già chiesto un incontro alla Regione per discutere di questa situazione.

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