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Maserati. Stop produttivo a febbraio, la Fiom torna all'attacco

Ancora polemiche tra le tute blu Cgil e le altre sigle sindacali sui permessi utilizzati per coprire un fermo produttivo. Pizzolla: "Ennesimo affronto, ora basta"

Nuovo affondo in casa Maserati a Modena della Fiom-Cgil, che attacca l'azienda e gli altri sindacati, questa volta, sulla questione dei permessi in vista di un nuovo stop produttivo a febbraio. "Vorremmo fare i nostri più sentiti complimenti alla premiata ditta 'Maserati e firmatari'. Lavoratori e lavoratrici Maserati, non siete stanchi di essere presi in giro da chi da tempo ha deciso di tutelare più il padrone che i lavoratori? Questo affronto è l'ennesimo, che dovrebbe far si' che la vostra dignità riprenda vigore e che si riprenda a mettere al centro la vostra condizione e il vostro futuro", si legge in un comunicato sindacale diffuso oggi dalla Fiom e dalla sua Rsa. 

Spiegano dalla categoria del segretario Cesare Pizzolla: oggi Maserati ha fatto sapere alla Rsa che verranno usate tre giornate di permessi "per coprire un nuovo fermo produttivo, in programma a febbraio". Cosi', i lavoratori nelle giornate dell'1, 2 e 3 febbraio rimarranno a casa, non per coprire il contratto di solidarietà in atto ma appunto con tre giornate di permessi (Par). La stessa Rsa Fiom e tutta la Fiom-Cgil la definiscono una "trovata degna del più scarso dei prestigiatori", tramite la quale "Maserati e le organizzazioni sindacali firmatarie hanno deciso che i lavoratori devono maturare il rateo di ferie e permessi del mese di febbraio". 

Il tutto, accusa la Fiom, attraverso "un ragionamento che chiunque sindacalista non dovrebbe fare, e infatti in questo modo gli stessi lavoratori ci rimetteranno del salario differito". Col meccanismo in questione, calcola in sostanza il sindacato, "il lavoratore consuma 24 ore di permessi per maturarne 21,66...".

(DIRE)

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