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Economia Finale Emilia

Terremoto Emilia, in Regione persi quasi 5mila posti di lavoro

È quanto emerge da una indagine dell'Ires Emilia-Romagna che per il 2012 ha registrato, complessivamente, 14.300 posti di lavoro persi nell'intera regione. Tra i settori maggiormente colpiti il commercio, l'agroalimentare e il meccanico

Ammonta a 4800 unità il numero di posti di lavoro persi lo scorso anno a causa del sisma che ha colpito l'Emilia nel maggio 2012, dei quali 2800 circa solamente nell'area del cratere. È quanto emerge da una indagine dell'Ires Emilia-Romagna - che per il 2012 ha registrato, complessivamente, 14.300 posti di lavoro persi nell'intera regione - che sarà distribuita lunedì prossimo, a Modena, in occasione del convegno promosso dalla Cgil regionale, intitolato 'Piano per il lavoro: dalle aree terremotate un nuovo modello di sviluppo'. Tra i settori maggiormente colpiti, secondo l'indagine, il commercio, l'agroalimentare e il meccanico e, a soffrire di più, le piccole e medie imprese rispetto alle grandi.

Il calo delle assunzioni nel 2012 è stato superiore alla media regionale (-4,9% nel cratere, contro il -4,4% a livello regionale) a causa dell'incertezza delle prospettive di mercato. "Il sisma, inoltre, ha comportato un danno diretto di circa 6 miliardi di euro, ma l'Ires stima il danno complessivo indotto sull'intera economia regionale sopra gli 8 miliardi". All'incontro di lunedì, a Modena, parteciperanno, tra gli altri, Vincenzo Colla, segretario generale Cgil regionale; Giovanni Monti, presidente Lega Coop Emilia-Romagna; Maurizio Marchesini, presidente Confindustria Emilia Romagna; Vasco Errani, presidente della Regione nonché commissario straordinario per il terremoto e il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

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