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Economia Cavezzo

Terremoto, imprese: inagibile azienda che importa cuori artificiali per neonati

Attività paralizzata per la Artech di Cavezzo, azienda che nel marzo scorso ha permesso di salvare un bimbo di 16 mesi affetto da miocardiopatia dilatativa: causa il sisma, gli uffici sono stati dichiarati inagibili

Il sisma di domenica 20 maggio ha colpito duramente le imprese, non solo quelle attive nell'allevamento e nell'agricoltura, ma anche nell'alta tecnologia al servizio della salute: è il caso della Artech di Cavezzo. Nel marzo scorso, questa piccola impresa, distributrice in Italia di cuori artificiali per neonati (i dispositivi Jarvik 2000 della Jarvik Heart di New York) ha portato alla salvezza di un bimbo di 16 mesi affetto da miocardiopatia dilatativa, curato dall'equipe medica dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma dopo un intervento chirurgico di 8 ore. Grazie all'importazione del dispositivo, i medici sono potuti avvenire nell'arco di circa tre giorni. Una lotta contro il tempo che ha visto il personale della ditta modenese lavorare notte e giorno per la salvezza del bebé, e che, grazie alla collaborazione delle istituzioni e soprattutto dei medici, ha consentito la perfetta riuscita dell'intervento e il successo del decorso terapeutico. Ora, Artech vive in prima linea il dramma del terremoto di domenica, poiché i suoi uffici, nel centro di Cavezzo, sono stati dichiarati inagibili a causa degli ingenti danni che ha riportato l'edificio in cui si trovano. La sua attività è attualmente di fatto paralizzata a causa del terremoto.

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