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Turismo sull'Appennino modenese, segno più per le presenze

Assoturisimo Confesercenti: "Molti gli sportivi. Trend in linea con 2015 anche se giugno è stato caratterizzato da una lieve flessione a causa del maltempo. Ancora però troppo vincolati all'andamento climatico: occorrono alternative attrattive"

Estate e turismo: con l’avvio di agosto, mese vacanziero per eccellenza, arriva anche il primo bilancio stagionale dell’Appennino modenese. Dopo un 2015 caratterizzato da condizioni meteo ideali, la situazione al momento, ricalca il buon andamento dell’anno passato. Da un monitoraggio di Assoturismo-Confesercenti Modena - che ha interessato un campione di oltre 30 strutture ricettivo–alberghiere ed extra alberghiere dei centri turistici montani modenesi - emerge una tendenza sempre più accentuata verso un tipo di vacanza corta: con il tutto esaurito nei finesettimana, prolungati dal venerdì e in alcuni casi anche dal giovedì. Mentre risultano assai rari se non quasi del tutto assenti i vacanzieri che prenotano le classiche 2 settimane. Niente male inoltre i dati relativi al turismo sportivo con i vari summer camp organizzati per i ragazzi, in cui i segnali di tenuta sono concreti. 

Andamento stagionale - Se giugno è stato contrassegnato da una lieve diminuzione delle presenze - circa un -2% - a  luglio la situazione è andate decisamente migliorando. Grazie in particolare alle favorevoli condizioni del meteo: il caldo torrido che ha interessato per buona parte del mese la pianura, ha contribuito a far segnare un incremento delle presenze di +3% rispetto al 2015. Aumento quasi tutto concentrato nei fine settimana. Buone inoltre le previsioni per agosto, supportate  anche da una consistente mole di prenotazioni – gia pervenute - sul week end lungo di  Ferragosto.

Presenze turistiche, permanenza e tipologia di soggiorno - Sono stati i giovani sportivi a fare registrare dal punto di vista delle presenze, l’incremento più marcato. Dato che hanno riempito hotel e strutture ricettive in genere soprattutto nei week end, per praticare mountain bike e trekking. Più stabile invece il segmento legato al turismo climatico, in particolare gli anziani e le famiglie con bambini, unitamente a quello legato ai ritiri delle compagini sportive. Rispetto alla clientela, è risultata in leggero aumento quella italiana, +2%, giunta prevalentemente dalla provincia di Modena e da quelle limitrofe. Positivo anche il dato relativo alle presenze straniere: +3%, anche se la quota di questa tipologia di clientela resta ancora largamente minoritaria.

“È un bilancio, da cui in modo evidente emerge la forte dipendenza dell’offerta turistica montana dal clima – afferma Assoturismo Confesercenti Modena - Un sistema turistico importante come quello dell’Appennino modenese non può restare appeso al filo delle previsioni del tempo. S’impone perciò un rafforzamento del prodotto e delle politiche promozionali, sviluppando alternative interessanti ed attrattive, potenziando le infrastrutture sportive e creando una rete che permetta, anche col maltempo di vistare musei e mostre, partecipare ad eventi, scoprire le eccellenze che caratterizzano il territorio a pochi chilometri dalle più note località montane. Serve però uno sforzo straordinario in termini di progettualità e di risorse disponibili, e in proposito l’attuazione della nuova Legge Regionale 4 dovrà agevolare questo percorso. Infine, ma comunque essenziale, occorrerà la piena condivisione da parte di tutti gli operatori della filiera turistica affinché ogni soggetto coinvolto lavori per obiettivi comuni.”

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