Boom di voucher a Modena, “Sono i nuovi precari”
Sos della Cgil sui dati forniti a livello regionale dall'Inps. E raddoppiano rispetto allo scorso anno anche le ore di cassa integrazione, sintomo dell ripercussioni ancora molto vive della crisi sulle aziende locali
Dopo quello di Bologna, è il territorio di Modena e provincia quello piu' "voucherizzato" dell'Emilia-Romagna, regione già da podio in Italia per quanto riguarda i buoni del lavoro erogati dall'Inps. Nel 2015 i voucher, che dovrebbero servire solo per il pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale, sono stati 2.560.685 a Modena e dintorni: nel 2014 erano stati 1.688.105, quindi l'aumento è del 51,7%. Secondo la Cgil, è "interessante poi guardare i settori in cui i voucher vengono utilizzati: a fare la parte del leone sono commercio, turismo e servizi, con 961.459 buoni lavoro venduti".
Tuttavia, "non abbastanza da eguagliare i 1.171.975 voucher che rientrano nella generica dicitura di 'attività non classificatà, dove sono ricompresi anche il manifatturiero e l'edilizia". Ne parla il responsabile Lavoro della segreteria Cgil di Modena, Claudio Riso, che critica di nuovo la precarietà legata ai buoni citando i dati diffusi in questi giorni dall'Inps Emilia-Romagna.
"Sono sei milioni e 304.222 le ore totali di cassa integrazione autorizzate nel periodo gennaio-maggio 2016. Praticamente il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando il contatore si fermava a tre milioni 122.411 ore", segnala Riso. Il ricorso agli ammortizzatori sociali per i primi cinque mesi del 2016 è cosi' suddiviso: 1.174.827 ore di cassa integrazione ordinaria, 4.720.773 di cassa straordinaria e 408.622 di cassa in deroga.
"Mentre lo scorso anno abbiamo assistito, dopo diversi anni, ad un significativo calo della cassa integrazione, questi nuovi dati- conclude Riso- ci riportano ad un dato sostanzialmente in linea con gli anni precedenti, segnale questo del persistere di significative difficoltà nel tessuto economico e produttivo".
(DIRE)
