Andrea Chénier, torna al Teatro Pavarotti l'opera di Umberto Giordano
Va in scena venerdì 15 febbraio 2019 alle 20 e domenica 17 alle 15:30, per la Stagione lirica al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, Andrea Chénier. L’opera di Umberto Giordano si vedrà in un nuovo spettacolo che nasce a Modena nel contesto di una coproduzione internazionale, oltre che con i Teatri di Piacenza, Reggio Emilia, Ravenna e Parma, con l’Opéra de Toulon. Il titolo, assente da oltre trent’anni dal palcoscenico modenese, prosegue nel progetto di rivalutazione da parte del Teatro Comunale di opere popolari della Giovane Scuola italiana rimaste a margine del repertorio a partire dal secondo dopoguerra.
Nei ruoli principali si esibiscono tre interpreti di fama internazionale quali Martin Muehle, che ha già cantato il ruolo del titolo alla Deutsche Oper di Berlino a maggio 2017, Saioa Hernández, Odabella in Attila per l’inaugurazione dell’ultima stagione al Teatro alla Scala di Milano, e Claudio Sgura, impegnato quest’anno anche nel ruolo di Scarpia in Tosca al Teatro Metropolitan di New York. La parte musicale dello spettacolo è curata da Aldo Sisillo, direttore del Teatro, alla guida dell’Orchestra Regionale dell'Emilia-Romagna e dell’Associazione Coro Lirico Terre Verdiane - Fondazione Teatro Comunale di Modena preparato da Stefano Colò.
La vicenda dell’opera si svolge a Parigi, alla vigilia della Rivoluzione francese, dove il giovane poeta francese Andrea Chénier difende con forza i suoi ideali contro i costumi corrotti dell’epoca ma verrà perseguitato e condannato a morte assieme alla sua amata Maddalena. “L'opera di Giordano ha una connotazione storica talmente forte che non può essere dimenticata, tralasciata o reinventata – anticipa il regista dello spettacolo -; tutto ruota intorno alla grande Rivoluzione francese. In tutta l'opera vengono ricordati luoghi, personaggi, date, città che rimandano al grande dramma che portò alla fine dell'aristocrazia francese; una cospirazione di dettagli che necessariamente rendono la documentazione storica e l'attenzione per la storicità una componente imprescindibile”.