Lunedì ai Giardini, dall“aperinzimonio” alla salumeria più antica d’Italia
Avanzi e dis-avanzi: il recupero degli ingredienti: è questo il filo rosso dello showcooking proposto lunedì 8 giugno alle 18.00 dallo chef Cristian Facchini dell’Osteria Emilia di Campogalliano. Le portate? Si comincia con un “aperinzimonio”, ovvero il riutilizzo delle materie di risulta, per proseguire con “adotta un etto di farina” per mostrare l’utilizzo di farine tramite grani antichi.
L’Osteria, nata nella primavera del 2011, è già stata insignita del riconoscimento “Qualità ed Ospitalità Italiana”: qui c’è massima attenzione ai dettagli e alla loro valorizzazione: tutte le carni degli animali da cortile provengono da allevamenti non intensivi, così come tutte le carni di suino e bovino utilizzate arrivano da allevamenti semi bradi. Tutte le produzioni di pasta a sfoglia, di prodotti da forno, incluso il pane e i dolci, sono prodotti artigianalmente nella cucina dell'Osteria, così come creme e condimenti.
Alle 19.00 nello spazio dedicato ai “Mestieri del cibo” la parola passa a Simona Zanni del Salumificio Villani S.p.A. L’azienda nasce nel 1886 a Castelnuovo Rangone, nei pressi di Modena. Grazie al grande spirito imprenditoriale, Ernesta e Costante Villani, dopo un breve periodo di commercializzazione dei prosciutti crudi, acquistano una costruzione nel centro del paese e danno il via alla stagionatura di salami, coppe, pancette, mortadelle e prosciutti cotti. Siamo ormai alla quinta generazione di famiglia, in un lasso temporale che abbraccia di fatto tre secoli di storia salumiera italiana e che ne fanno la realtà salumiera più antica d’Italia. L’azienda è uno dei protagonisti di riferimento del comparto a livello nazionale: un ruolo ed una dimensione produttiva raggiunti senza mai tradire lo spirito artigiano delle origini, e soprattutto rinverdendo costantemente il forte radicamento con il territorio e con la sua popolazione, larga parte della quale è legata – in certi casi dai suoi inizi – all’attività aziendale.