"Si fa presto a dire balsamico", la scienza racconta il gusto
I ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita di Unimore - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia portano la scienza al bar in una serie di incontri in programma a Vignola denominati Caffè Scienza, durante i quali temi scientifici spesso discussi su giornali e tv vengono spiegati e proposti al pubblico in modo rigoroso, ma divulgativo. La seconda iniziativa dedicata all’aceto balsamico “Si fa presto a dire Balsamico” si terrà con il prof. Paolo Giudici. Appuntamento per mercoledì 2 dicembre.
Da una idea dei ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita di Unimore - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia nasce il ciclo di iniziative denominate Caffè Scienza, un appuntamento promosso con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Vignola, che porta alcuni argomenti scientifici di pubblico dominio al “bar”, in incontri dedicati al pubblico, che si tengono al di fuori dai classici contesti universitari.
Il secondo appuntamento è per mercoledì 2 dicembre 2015 alle ore 19.00 presso la Biblioteca “Francesco Selmi” di Vignola (v. San Francesco, 165) per una iniziativa in cui il protagonista sarà il balsamico.
“Si fa presto a dire balsamico. Chimica e Biologia dietro ai dodici anni che trasformano il mosto in aceto” è il titolo che spiega di cosa si parlerà durante l’incontro a cura del prof. Paolo Giudici, docente di microbiologia agraria all’Unimore.
“Questi incontri nascono dal desiderio di provare a fare uscire la scienza dall’ambiente accademico – ha spiegato il prof. Marcello Pinti, docente Unimore e organizzatore delle iniziative – e di fare avvicinare il pubblico non specialistico a temi scientifici di grande rilevanza, che spesso animano anche il dibattito pubblico su giornali o in TV. La formula che abbiamo scelto prevede un incontro in compagnia di un esperto di un tema scientifico, in un ambiente volutamente informale, un caffè, il bar di una biblioteca. Lo scopo è quello di rompere la barriera, anche fisica, che separa pubblico e relatore, favorendo così l’interazione e la discussione, magari mentre si beve un caffè o si consuma un aperitivo.”