Concerti: "I Cani" abbaiano ma non mordono al Mr Muzik Off

Il pubblico è in delirio. Niccolò C, leader, frontman nonché demiurgo della band "I Cani" si è lanciato delle transenne del palco del Mr Muzik Off di via Morandi per una sessione di crowd surfing sorretto dai fans festanti durante la canzone-manifesto "Velleità": impugna con fermezza il microfono, continua a cantare e dà tutto se stesso, il collo sembra sia sul punto di esplodere, il sudore gli gronda dalla fronte, ma lui persevera imperterrito. Poco dopo, allo stremo delle forze, è tornato sullo stage per terminare il concerto e salutare la piazza modenese. Questo è stato l'unico momento veramente concitante del concerto di ieri sera de "I Cani", band fra il synht-pop e l'indie con aromi punk, assieme ad una fiammata di improbabile mosh nel mezzo de "I pariolini di 18 anni". Per il resto sono stati 40 minuti di ridondanza allo stato puro: non basta la poetica della quotidianità tipica dei testi della formazione capitolina, non basta l'analisi della fenomenologia dei rapporti sentimentali negli anni dei social network de "Le coppie", l'amarezza dei rituali familiari de "Il pranzo di Santo Stefano" e lo struggimento per lo stereotipo di giovane donna hipster, per l'appunto, di "Hipsteria". Alla fine di tutto, emerge come una formula vincente su Youtube e nelle chart estive faccia terribilmente fatica a ingranare dal vivo: non c'è un riff capace di rimanere impresso nella mente (forse quello di "Pariolini"?), le linee di batteria dei vari brani proposti risultano tutte molto simili tra loro e non aiutano il pubblico a "staccare" e la reazione dell'audience ne è stata la dimostrazione: quei pochi istanti di pausa tra la "finta uscita" dal palco e il rientro per il bis, gli spettatori sono rimasti assolutamente impassibili e non hanno fatto nulla per reclamare i loro beniamini.