Conferenza sulla fondazione di Mutina, tra Romani, Celti e Liguri
"La fondazione di Mutina tra Romani, Celti e Liguri: insediamento e resistenze" è il titolo del secondo appuntamento delle Serate del chiostro, il ciclo di incontri estivi che l’associazione Terra e Identità e i monaci benedettini di Modena hanno organizzato nel chiostro del monastero di San Pietro, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Modena e il contributo di Bper.
Mercoledì 23 agosto, alle ore 21, presso la Sala Santa Scolastica in via San Pietro 1 a Modena, il giornalista e scrittore Gabriele Sorrentino, autore tra i tanti libri anche del fortunatissimo Quando a Modena c’erano i Romani, e Andrea Ferretti, ideatore e organizzatore, insieme al gruppo che si riunisce intorno all’associazione Aes Cranna, del Festival di rievocazione storica Mutina Boica, che a settembre richiama decine di migliaia di visitatori, parleranno di quando, esattamente 2200 anni fa, Modena diventò colonia di diritto romano. La serata è a ingresso libero.
Ma il 183 a.C. fu solo il momento culminante di un processo iniziato nel secolo precedente, quando cominciò la penetrazione romana nella pianura padana. Un arrivo, quello dei Romani, che suscitò lunghe e tenaci resistenze da parte dei popoli che abitavano il territorio: Celti e Liguri Friniati. I Galli Boi furono irriducibili avversari delle legioni romane. Riottosi alla nuova disciplina dell’urbe e sempre pronti a sollevarsi, furono tra i più convinti alleati di Annibale e quando, alla fine, arrivò la sconfitta definitiva, molti decisero di tornare nelle terre da cui secoli prima erano arrivati: le odierne Baviera e Boemia che dai Boi derivano il loro nome. I Liguri Friniati abitavano i nostri Appennini e, gelosi ieri come oggi della propria autonomia e della propria identità, diedero gran filo da torcere ai nuovi arrivati, arrivando perfino a conquistare Mutina e a tenerla in mano per circa un anno.