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Cultura

Curiosità Modenesi | I paesi più antichi della provincia modenese

Un viaggio nel tempo per scoprire quali sono stati i primi aggregati urbani del territorio modenese

Nella rubrica #curiositàmodenesi siamo soliti raccontarvi delle curiosità che non conoscete o di cui avete sentito qualche informazione, il viaggio di oggi va molto lontano nel passato, ovvero quando nel nostro territorio iniziarono a formarsi degli aggregati urbani, i primi, molto semplici e con pochissimi abitanti. Se dovessimo individuare i paesi, oggi Comuni, più antichi del territorio modenese, quali sarebbero?

Montale e le terramare

La civiltà delle Terramare, villaggi fortificati circondati da un terrapieno e da un fossato, si sviluppò nell'età del bronzo, tra il 1650 e il 1170 a.C., nella pianura padana. Il nome deriva da terra marna (dal dialetto emiliano "terra grassa") con riferimento al terriccio che si trovava entro basse collinette, frequenti nell'Ottocento nel paesaggio della pianura padana.Benché capillarmente diffuse, soprattutto nel territorio parmense, reggiano, modenese,  per la loro stessa natura le terramare una volta indagate archeologicamente non conservano evidenze strutturali alla vista se non in rarissimi casi. Fa eccezione il Museo e Parco Archeologico di Montale, a Castelnuovo Rangone.

Fiorano modenese

La storia di questa civiltà ci porta indietro di 6 mila anni, ovvero migliaia di anni prima che arrivassero Etruschi e Celti, e ovviamente i Romani. Infatti, in un territorio riconducibile a quello che intercorre tra Fiorano, Mezzavia di Sassuolo e Prignano, in cui si insediarono i primi abitanti stabili del modenese, che diedero origine a quella cultura che diventerà famosa in tutto il mondo come "cultura di Fiorano". A differenza dei popoli dell'età della pietra, questo fu il primo popolo che utilizzò a livello mondiale un nuovo materiale per la creazione di monili e collanine, si tratta infatti dell'ambra, ovvero resina fossile. Grazie proprio alla sua natura fossile, gli studiosi hanno potuto stabilire che alcuni di questi oggetti in ambra provengono dal nostro Appennino, mentre altre sono state raccolte senza alcun dubbio in Islanda, e da qui nasce la leggenda. Infatti nessuno riesce a capire come sia giunta fin qua tale ambra, e allora si apre la possibilità che leggenda di antichi scambi commerciali si possa avvicinare molto più alla realtà di quanto avremmo mai potuto pensare.

I Comuni di origine etrusca

Gli etruschi sono un popolo ambiguo, infatti hanno tramandato tanta cultura e scienza, quanti misteri. La loro stessa origine è tutt'ora segreta, anche se si pensa che gli etruschi abbiano avuto origine dalla fuga da Troia. Di fatto paesi come San Cesario, Castelvetro e Savignano non solo vennero fondate dagli etruschi, ma sono attualmente siti ricchi di tombe, anfore, statuette e oggetti in argilla. Oltre a Muthuna, altro centro nevralgico del commercio nel periodo etrusco era Mirandola, un tempo un piccolo villaggio ma capace di raccogliere i commerci che avvenivano dall'Adriatico verso l'Emilia. 

Infatti, oltre alla lettura delle interiora degli animali, il futuro veniva previsto grazie a tavolette magice, simili alle note rune, con scritte non appartenenti all'alfabeto. Un esempio è stato trovato a Saliceta San Giuliano. Si tratta presumibilmente di magia nera, simile ad un talismano. La civiltà e i commerci portati dagli etruschi sparirono nel nulla in poco tempo, quando nel IV secolo a.C scesero dalle Alpi i celti, che armati fino ai denti fecero scappare questo popolo sulle montagne. Questa emigrazione dalla pianura alla montagna è confermata da un ritrovamento, nell'Ottocento presso Montese, di numerosi bronzetti votivi risalenti appunto al V-IV secolo prima di Cristo, rivenuti durante lavorazioni agricole. 

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