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Cultura

Curiosità Modenesi | I luoghi dove rivivere la storia dei Celti modenesi

Un viaggio tra i luoghi di Modena e provincia in cui il popolo dei Celti o Galli passò, lasciò un segno e ci tramandò una tradizione che è rimasta nei costumi, negli usi, nelle parole e anche nella gastronomia

I celti hanno determinato la storia dei modenesi di città e di provincia, e molto spesso neppure ce ne rendiamo conto. Ecco allora i luoghi dove rivivere quel periodo storico, tra il VI e il V secolo prima di Cristo, in cui i celti conquistarono i territori modenesi agli Etruschi e determinarono la nostra storia locale. Uno dei primi luoghi è sicuramente Modena, che venne sì fondata dagli etruschi con il nome di Muthuna, ma furono i celti ad ampliarla determinando la sua posizione primaria nel territorio, e non si limitarono solo a questo, ma varie parole del dialetto modenese deerivano dalla lingua celtica, a differenza invece dell'etrusco di cui non rimane nulla.

Oltre al dialetto, è dei celti l'opera di fondazione di diversi comuni. In particolare, la frazione di Limidi, sotto il comune di Soliera, in cui furono rinvenute due lucerne e il manico di bronzo di età tardoantica, ma in particolare l'armilla, ovvero un braccialetto di vetro incolore usato in particolare dai celti con poteri propiziatori e taumaturghici. E ancora, 

La fiorente Emilia degli etruschi, che aveva fatto tra il VI e il V secolo a.C del trasporto di merci dall'Adriatico all'entroterra la sua fonte di profitto commerciale, venne scossa dall'arrivo di uomini a cavallo con elmno puntato e lunghe spade, erano arrivati i Celti. Spesso riconosciuti anche con il nome di Galli, in quanto i celti del sud Europa vengono spesso identificati con questo nomignolo, stabilirono il loro dominio nelle terre a nord degli Appennini, rendendo gli etruschi sudditi, e cacciando in montagna gli ultimi ribelli. Così come Finale Emilia fondata dalla tribù dei Lingoni, mentre Magreti dai noti Galli Boi da cui deriva l'evento Mutina Boica. 

Invece, non si sa di preciso invece per quanto riguarda la fondazione di San Possidonio, in quanto  la struttura della città ricorda quella della tribù dei Boi, ma probabilmente i primi casolari furono etruschi. Infine, un ultimo comune fu quello di Cognento, dove i galli trovarono un terreno bonificato dagli etruschi, ma quasi per nulla edificato. E se poi pensiamo al simbolo sopra le crescentine, ovvero "tatuato" nelle tigelle il riferimento ai celti è evidente, infatti si tratta della famosa stella celtica. Ed infine, è necessaria una visita al Museo Civico di Modena dove è conservata un'ampia collezione di oggetti risalenti al periodo del celti, in particolare una delle poche spade rimaste intatte di tutta Europa. 

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