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Cultura

Curiosità Modenesi | I luoghi della vita e del culto di San Geminiano

Una storia incredibile che avrebbe cambiato per sempre la storia di una città. Ecco i luoghi che furono percorsi e in cui è nato il culto di San Geminiano

La storia di San Geminiano non può che essere per lo più modenese, ecco perché vi porteremo nei luoghi di Modena e provincia nei quali San Geminiano è vissuto e che sono diventati fondamentali per il culto del nostro Patrono:

Cognento

Questa frazione di Modena è il luogo dove San Geminiano è nato. Era un ragazzo semplice ed umile, brillante a scuola tanto da percorrere molto velocemente le tappe del ministero sacerdotale. In questo luogo visse con i suoi genitori, che purtoppo però morirono quando lui era ancora molto giovane. A Cognento è rimasto in sua memoria una chiesa e la Fonte Miracolosa. 

La Fonte Miracolosa

Questa fonte si trova sempre a Cognento, ma è giusto considerarla a parte, infatti, in questo luogo avvenne il primo miracolo di San Geminiano. Qui l'acqua svolge un ruolo fondamentale, mostrando ai modenesi le sue capacità taumaturgiche.  La leggenda dice che la madre stessa di San Geminiano ne beneficiò riacquistando da essa la vista. I miracoli di questo luogo sono attestati anche negli ultimi anni, con articoli di giornale che riguardano persino gli ultimi decenni del secolo passato.

Chiesa di San Pietro

Prima dell'edificazione dell'attuale chiesa di San Pietro, vi era una chiesa precedente sempre dedicata all'Apostolo. Questo luogo fu probabilmente percorso da Geminiano, perché non tutti lo sanno, ma questa fu la prima chiesa della città. Infatti, secondo i racconti il primo vescovo di Modena, Cleto, fece abbattere il tempio di Giove e fece edificare la chiesa di San Pietro. 

Il bosco di Diana 

La storia di Geminiano è segnata dal suo carattere, infatti proprio per la sua umiltà, appena seppe che era stato designato come vescovo successore al defunto Antonio, lui scappò. Non voleva proprio diventare vescovo della città, si sentiva impreparato e tutto a causa della sua umiltà. Noi non sappiamo quale sia questo luogo, ma conosciamo le sue caratteristiche: si trattava di un bosco dagli alberi alti, descritti come colonne di chiesa. Il bosco si chiamava il bosco di Cadiane, poiché al centro vi era un tempio dedicato a Diana. In questo luogo capì quale sarebbe stato il suo destino. 

Piazza Grande

Geminiano morì a 88 anni e si racconta che morì sorridendo. I modenesi scesero dai monti e arrivarono dalla bassa, per dare l'ultimo saluto al vescovo. La processione cantava le meraviglie di Geminiano, finché non uscì dalla porta di città e si fermò vicino alla via Emilia. Lì vi era un prato e, nel mezzo, una tomba di pietra semplice. Lì fu seppellito il Vescovo.

Duomo

Quello che noi vediamo oggi come duomo, è in realtà la terza edificazione attorno alla sepoltura di San Geminiano. Infatti, i modenesi dopo la morte di Geminiano edificarono nel luogo della tomba un tempietto, poi fu la volta della prima chiesa, e poi nel 1099 si pose la prima pietra del duomo. 

Cripta

Oggi il Santo giace in una delle cripte più belle d'Italia, in un luogo che non è per nulla cambiato da quello che fu la prima sepoltura. E' infatti da più di 1600 anni che quel luogo vede il corpo di Geminiano, e seppur siano passati ben sedici secoli, ancora oggi migliaia di pellegrini visitano il Santo e ricordano il suo ruolo di aggregatore di Modena.

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