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Curiosità Modenesi | Il Museo del Duomo. Viaggio nel Tesoro della Cattedrale

Il tesoro di Modena è conservato all'interno di un museo, quello dedicato alla storia del duomo e di San Geminiano. Ecco perché viene definito il tesoro dei modenesi

Che il duomo di Modena sia il simbolo della città è più che noto, eppure molte delle sue ricchezza non sono visibili al suo interno o al suo esterno, in quanto sono state poste in un altro luogo ovvero il famoso Museo del Duomo contenente anche il Museo Lapidario del Duomo. Molto spesso ci si dimentica quali tesori sono nascosti in queste sale, ma in questo viaggio si vuole raccontare quanta ricchezza sia conservata e quale grande storia ha avuto Modena nell'arte e nella politica di millenni fa. 

Molto interessante dal punto di vista storica è sicuramente il Museo Lapidario del Duomo, che si unisce a quelli Estense e Romano contenuti invece all'interno del Palazzo dei Musei di Largo Sant'Agostino. Questo museo si trova all'interno della struttura affianco al Duomo, che superato il giardinetto delle canoniche, dove si trovano i resti dell'originario edificio prima dell'apertura di via Lanfranco, si raggiunge un'area dove sono conservate lastre di marmo di epoca romana, preccisamente del I secolo d.C. che raccontano di Mutina. Anche se ancora più interessanti sono le lastre marmoree che provengono dalla chiesa che sorgeva al posto dell'attuale duomo, perciò precedenti all'anno 1000.  Ma il più importante di tutti si trova al centro della sala. Nella seconda sala troviamo invece le note metope raffiguranti  la Potta di Modena, un uomo con i capelli lunghi sciolti, una sirena, un ittiofago, l’incredibile essere a tre braccia, gli ‘antipodi’ e altri mostri. Un tuffo nel passato, in un'epoca in cui leggende e storia si miscelavano fino a confidersi.

L'altro Museo geminiano che racconta la storia della cattedrale è per l'appunto il Museo del Duomo. Si tratta di un vero e proprio viaggio artistico e liturgico che va dall'epoca romanica al XIX secolo, e tra le opere più antiche si trova il famoo Tesoro della Cattedrale. Di questa preziosa collezione fanno parte l'altarolo di San Geminiano del XI secolo e l'Evanelistario realizzato nello scriptorium di Nonantola  fine sempre dell'XI secolo, e caratterizzato da una raffinata legatura in argento e avorio. Tuttavia il documentao più importante e antico di tutti è una seconda sala e si tratta della famosa pergamena con privilegio concesso da Carlo Magno al vescovo di Modena, che contiene i codici legisaltivi di cinque popolazioni germaniche, tra cui i decreti di Carlo Magno. Considerate che questo testo, chiamato Codice leges salicae è stato firmato nel 782. Uno dei documenti più antichi di Modena e su Modena. 

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