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Curiosità Modenesi | 10 vie del centro storico di Modena. Perché si chiamano così?

Un viaggio tra 10 vie del centro storico di Modena scoprendo la loro storia grazie allo studio del nome

Il centro storico è ricco di vie e vicoli che esistono da secoli e secoli e propri per questo, grazie alla ricchezza storica di cui il cuore di Modena gode, possiamo ricostruire le vicende di quelle vie partendo dai nomi tutt'oggi esistenti e che per centinaia di anni si sono tramandate di generazione in generazione. Ecco le 10 vie che abbiamo scelto per raccontarvi l'origine del loro nome:

Via Emilia

E' la via per eccellenza del nostro territorio e della nostra città. La sua caratteristica principale è che essa segue una linea retta che congiunge tantissime città determinando di fatto la costituzione delle città stesse, infatti tranne Ravenna e Ferrara, tutte le altre sette città emiliane sorgono lungo questa via. Il suo nome ha un'origine romana, infatti fu edificata durante il periodo romano, per l'appunto dal console Lepido Emilio Paolo nel III a.C. Se vogliamo trovare una curiosità, un tempo la città di Reggio Emilia si chiamava Regium Lepidi, perciò è probabile che Lepida fosse il nome del territorio oggi attraversato dalla via Emilia.

Rua Freda

E' una delle vie laterali di via Canalchiaro e il suo nome penso che sia facilmente riconoscibile dalla parola. Infatti si riteneva che quella fosse la via più fredda del centro storico. Oggi la via è divenuta nota grazie alla prenza di Panino e di Lola Love, e poi perché conduce direttamente all'Osteria Francescana.

Vicolo Masone

E' nota questa strada con il nome di Masone, ma in realtà originariamente si chiama Mason, che se lo leggiamo in francese lo traduciamo con "casa". Ma la casa di chi? Si tratta della Maison de Templaire, ovvero la casa dei Templari. Infatti durante i primi secoli del basso medioevo, a Modena era frequente l'arrivo dei Templari, dato che da Modena lungo la via Romea si arrivava a Roma, e così venne edificata una casa dei Templari.

Vicolo Squallore

Il nome è legato ad un vicolo poco noto del centro storico, laterale di via Emilia e parallela di piazza Mazzini, ma che più di ogni altro racconta ancora oggi l'architettura del ghetto ebraico. Infatti il ghetto si trovava tra vicolo Squallore, via Corbellini e via Taglio, ma solo la prima vede ancora edifici alti, strada stretta e finestre disallineate. L'origine del nome però non deriva dallo squallore del ghetto, ma dallo squallo, ovvero il fatto che la via fosse chiusa. 

Rua del Muro

E' un vicolo situato all'estremità sud-est del centro che congiunge via Emilia con via Canalchiaro. Il nome deriva dal fatto che in quel luogo vi fossero le mura di Modena e che quindi si trattava della via più esterna della città. Le mura poi vennero abbattute lungo la fine dell'800 concludendo l'opera nel 1919 per favorire l'espansione urbana della città. 

Largo Porta Bologna

E' l'area tra via Emilia centro e Largo Garibaldi, in cui si trova la chiesa di San Biagio e che un tempo aveva il nome di Porta Bologna, in quanto proprio qui le mura della città si interrompevano e vi era una porta difensiva che dava su Bologna. E dato che le guerre tra le due città non era così poco frequenti, si trattava di una porta molto difesa.

Canalchiaro e Canalgrande

Li ho messi insieme perché sono entrambi nomi di vie che prendono la denominazione dagli aggettivi che i modenesi avevano dato ai rispettivi canale. Sicuramente Canalgrande è riferito al fatto che si trattasse per l'appunto del canale più grande della città, mentre su Canalchiaro dal fatto che le sue acque fossero considerate le più pulite della città.

Piazza Roma e la sue precedenti denominazioni

E' interessante come la storia cerchi sempre di demarcare la propri attualità e lo spirito ideologico della propria epoca. Infatti quella che oggi viene chiamata Piazza Roma un tempo era nota come Piazza Castello. Ovviamente quando vi fu l'unità d'Italia, ci si preoccupò subito di togliere ogni nominativo che rappresentasse il potere Estense, tra cui trasformare quella piazza dedicata al castello degli Este nella piazza dedicata alla nuova capitale d'Italia, e porre la statua di Ciro Menotti come simbolo del sacrificio per la patria.

Via S. Salvatore

E' una laterale di via Canalchiaro e parallela di via dei Servi. Prende il suo nome dalla chiesa di San Salvatore. E qualcuno mi dirà "Ma non esiste a Modena una chiesa dedicata a san Salvatore". In effetti ha ragione non esiste, anzi non esiste più, infatti fu distrutta durante la seconda guerra mondiale in un bombardamento e oggi è rimasta una grande piazza che da su Palazzo Fontana. 

Rua Frati Minori

E' la via che congiunge corso Canalchiaro con via Francesco Selmi, e su cui si affaccia la parrocchia di San Francesco. E' infatti propri da questa comunità francescana che ha origine il nome a ricordare i frati che ne fecero parte. Anche perchè bisogna ricordare che l'area di San Francesco è la struttura religiosa più grande della città. 

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