rotate-mobile
Cultura

Curiosità Modenesi | Le reliquie più particolari conservate a Modena

Un viaggio tra le reliquie modenesi per scoprire l'origine storica e i luoghi che conservano i tesori più importanti della fede dei modenesi

Non è noto a tutti, ma Modena è una città ricca di reliquie di grande valore, oggetti legati ad importanti personalità della storia cristiana che in tempi passati erano tanto importanti i pellegrini da fare del nostro territorio una meta dei loro lunghi viaggi. Ecco allora quali sono e dove trovare le più importanti reliquie di Modena: 

Preziosissimo Sangue di Gesù (Chiesa di Santa Maria delle Assi)

Santa Maria delle Assi è una chiesa aperta poche ore alla settimana tuttavia è davvero ricca di tesori. Uno tra i tanti è il Sangue di Cristo, una reliquia non solo misteriosa per il contenuto, ma anche per la storia. Infatti, sappiamo che fu portato da Ferrara a Modena grazie all'importante conservazione di Isabella d'Este andata in sposa a Francesco Gonzaga, marchese di Mantova neel 1490. Tuttavia da dove provenisse quel Sangue nessuno lo sa, e qui infatti la storia si miscela con la leggenda, parlando del milite Longino che trafisse il costato di Cristo e i cui schizzi di sangue gli aprirono gli occhi alla fede. Secondo la leggenda il soldato romano finì a Mantova, dove avrebbe sotterrato le reliquie prima di essere martirizzato. Tali reliquie scomparvero fino all'epoca di Carlo Magno e da lì Mantova diventò luogo di culto da tutta Euopra. Una parte di queste reliquie finirono in mano agli Estensi di Ferrara, che poi dovendo scappare per l'arrivo dei papisti, le portarono a Modena. 

Spoglie di San Geminiano (Cripta del Duomo)

Tanti sono i tesori artistici e religiosi conservati all'interno della cripta del Duomo, eppure una di questi dà il senso a tutto l'edificio e per certi versi all'intera città, si tratta infatti di San Geminiano, da cui deriva il termine con cui spesso sono identificati i modenesi ovvero zeminian. Da quanto ne sappiamo il corpo del Santo Patrono modenese non fu mai spostato da qui e infatti fu questo il luogo in cui furono poste le sue spogli nel 397, in quanto tale struttura si trovava nelle vicinanze della necropoli romana, e seppur il Duomo sia solo la terza di una serie di chiese edificate attorno a quest'area, il corpo del Santo è sempre rimasto qua. 

La fonte miracolosa (Cognento)

Seppur non si tratti di una reliquia vera e propria è comunque considerabile come un luogo religioso dal potere taumaturgico. Nell’area del Santuario si trova la realtà cristiana più antica di Cognento e il secondo luogo più importante, dopo il Duomo, del nostro Santo. Qui l'acqua svolge un ruolo fondamentale, mostrando ai modenesi le sue capacità taumaturgiche.  La leggenda dice che la madre stessa di San Geminiano ne beneficiò riacquistando da essa la vista. Il primo documento che racconta l'accaduto è risalente al 1663, scritto da Vedriani nelle “Memorie de’ Santi e Beati Modonesi” e ripreso da Silvestro Galloni nei “Compendi istorici de Vescovi di Modena”. Anche se la testimonianza più importante fu trascritta da Bonifacio, padre di Matilde di Canossa, nel 1093 che riporta:  "Qui vi è una “Cappella consacrata ad onore di San Geminiano”.

La Santa Croce (Abbazia di Nonantola)

L'Abbazia di Nonantola è ricca di tesori, come le 4500 pergamene di cui 131 precedenti all'anno 1000, o l'oggettistica sacra di antica memoria. Eppure l'oggetto più interessante è senza dubbio la Sacra Croce, contenente il più grande frammento della croce su cui venne ucciso Gesù.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Curiosità Modenesi | Le reliquie più particolari conservate a Modena

ModenaToday è in caricamento