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Curiosità Modenesi | La via Romea, il percorso medievale dei pellegrini in Appennino

Per gli amanti delle passeggiate ed escursioni vi è un antico percorso nel territorio tutto da scoprire, si tratta della via Romea, un tempo uno degli itinerari di pellegrinaggio più importanti d'Italia, che parte da Nonantola per passare nel Frignano e arrivare a Roma

Non tutti sanno che un tempo il territorio modenese, sia della pianura che della montagna, non era noto come motor valley, ma potremmo dire come pilgrims valley, infatti l'abbazia di Nonantola era al centro di un percorso di pellegrinaggio che collegava il nord Europa con Roma, passando da Sestola e Fiorano. Per gli amanti delle passeggiate ed escursioni, la buona notizia è che questo percorso ancora esiste e che quindi è possibile rivivere l'esperienza di viaggio che pellegrini da tutta Europa compirono più di mille anni fa durante il periodo dell'Alto Medioevo lungo la nota Via Romea.

NOMI ED EDIFICI COSTRUITI ALL'EPOCA DEI PELLEGRINI. Durante quest'epoca storica, avere un percorso per i pellegrini significava avere flussi economici non indifferenti, ma anche prestigio per il governatore di terre così devote a Dio. L'idea fu del re longobardo Astolfo che nel 749 cedette il territorio al cognato Anselmi, che nel mentre era diventato monaco, a cui affidò la costruzione del Monastero e dell'Ospizio benedettino di Fanano. Solo tre anni dopo Anselmo fondò un altro Monastero divenuto uno dei più famosi d'Italia, ovvero l'Abbazia di Nonantola. Per gli appassionati di montagna il nome Val di Lamola non è nuovo e molti di questi lo chiamano anche Ospitale. Quest'ultiimo nome non è un caso infatti proprio per la presenza di così tanti pellegrini, che spesso giungevano in condizioni igeniche e salutari discutibili, venne creato un importante Ospizio nella zona di quella valle del Frignano. A seguire quella che oggi conosciamo come Ospitaletto, ovvero una frazione di Marano. 

IL PERCORSO DELLA VIA ROMEA. Come detto in precedenza in percorso ha inizio a Nonantola per proseguire lungo la Valle del Panaro, poi Marano per poi giungere sulla Torre della Chiesa di Festà. Lì troviamo la borgata modenese di Denzano che ancora oggi è molto devota all'antica Pieve del XII secolo, che per l'appunto racconta di questi viaggi dei pellegrini. Si prosegue in direzione Ospitaletto in visita della locale Parrocchia, e scrutando verso sud si vede il monte Cimone e i Sassi di Roccamalatina. Da lì si prosegue per la Pieve di Coscogno, che non a caso fu nominata a Sant'Apollinare che è un santo a cui i longobardi erano molto devoti, per poi arrivare sulla valle del fosso di Benedello, quindi Niviano dove si trova la Torre risalente appunto del XI secolo e dove si consiglia la visita dell'Oratorio. Quindi si prosegue per Lavacchio, poi Sestola e poi a Fanano. Il percorso modenese giunge ad Ospitale, ma come ben sappiamo la via Romea portava all'epoca a Roma, perciò per chi ha voglia e coraggio il cammino è appena iniziato.  

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