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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura Spilamberto

Francesco I d’Este ritratto con la tecnica dell'enoarte in acetaia

Ad Acetaie aperte è andata in scena la performance dell’artista Elisabetta Rogai che ha reinterpretato l’opera di Velazquez usando il balsamico

Dopo quasi 380 anni, anche per il dipinto di Francesco I d’Este è arrivato il momento di un restyling: per la prima volta il celebre dipinto di Diego Velazquez, realizzato nel 1638 e ormai da decenni diventato l’effigie dell’Aceto Balsamico del Duca, è stata reinterpretato in chiave contemporanea da una delle artiste più quotate del panorama internazionale, la pittrice toscana Elisabetta Rogai, che per l’occasione ne ha dipinto una versione usando – al posto dei colori – proprio l’aceto balsamico dell’azienda di Spilamberto.

L’opera è stata realizzata dal vivo, sotto gli occhi di appassionati e curiosi, domenica 24 settembre in occasione di Acetaie Aperte: l’artista – nota per aver ideato e sviluppato la tecnica dell’EnoArte, che consente di usare il vino rosso al posto dei tradizionali colori – ha eseguito una performance live dipingendo la prima mano dell’opera, che avrà dimensioni simili a quelle dell’originale. Una volta ultimata, la versione contemporanea dell’effigie del duca Francesco I d’Este verrà utilizzata dall’azienda della famiglia Grosoli per lanciare una limited edition di aceto balsamico con un’etichetta particolare.

“Per me, abituata a realizzare ritratti col vino – spiega invece Elisabetta Rogai – si tratta di una duplice sfida: da un lato c’era il confronto dell’arte contemporanea con lo stile e i colori di Diego Velazquez, dall’altro invece l’utilizzo dell’aceto balsamico al posto del vino. In particolare,  sono riuscita a conciliare sulla tela i toni scuri dell’aceto con i chiaroscuri necessari a dare spessore e profondità al dipinto”.

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