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Cultura Spilamberto

Arte. Il Duca del Velazquez riprende vita in un dipinto di enoarte

Una versione contemporanea del celebre dipinto sarà realizzata “live” domenica 24 settembre a Spilamberto, come vento clou di Acetaie aperte: performance dell’artista Rogai

Dopo quasi 380 anni, anche per il dipinto di Francesco I d’Este è arrivato il momento di un restyling: per la prima volta il celebre dipinto di Diego Velazquez, realizzato nel 1638 e ormai da decenni diventato l’effigie dell’Aceto Balsamico del Duca, verrà reinterpretato in chiave contemporanea da una delle artiste più quotate del panorama internazionale, la pittrice toscana Elisabetta Rogai, che per l’occasione ne dipingerà una versione usando – al posto dei colori – proprio l’aceto balsamico dell’azienda di Spilamberto.

L’opera sarà realizzata dal vivo, sotto gli occhi di appassionati e curiosi, alle 16 di domenica 24 settembre in occasione di Acetaie Aperte: l’artista – nota per aver ideato e sviluppato la tecnica dell’EnoArte, che consente di usare il vino rosso al posto dei tradizionali colori – eseguirà una performance live dipingendo la prima mano dell’opera, che avrà dimensioni simili a quelle dell’originale. Una volta ultimata, la versione contemporanea dell’effigie del duca Francesco I d’Este verrà utilizzata dall’azienda della famiglia Grosoli per lanciare una limited edition di aceto balsamico con un’etichetta particolare.

“Abbiamo voluto dare un taglio culturale a questa edizione – commentano Mariangela e Alessandra Grosoli, nipoti di Adriano, fondatore della casata che da quattro generazioni utilizza ricette di famiglia per realizzare l’Aceto Balsamico del Duca – e dare all'aceto balsamico una dimensione nuova, che esalti la versatilità e le caratteristiche del prodotto in una logica fuori dagli schemi. Allo stesso tempo, l'idea di una versione del dipinto realizzata con i nostri aceti ci ha sin da subito entusiasmato”.

“Per me, abituata a realizzare ritratti col vino – spiega invece Elisabetta Rogai – si tratta di una duplice sfida: da un lato c’è il confronto dell’arte contemporanea con lo stile e i colori di Diego Velazquez, dall’altro invece l’utilizzo dell’aceto balsamico al posto del vino. In particolare, vedremo come conciliare sulla tela i toni scuri dell’aceto con i chiaroscuri necessari a dare spessore e profondità al dipinto”.

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