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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Folklore Modenese | Le gerarchia famigliare nella società contadina modenese

Tante le differenze tra la famiglia di oggi e quella contadina. Un viaggio tra tradizioni, organizzazione famigliare e qualche gossip

E' interessante conoscere la famiglia contadina modenese anche solo perché era esattamente l'opposto della nostra. Infatti, all'epoca le famiglie contavano venti, trenta o anche quarante membri e oggi faticano a farne tre, all'epoca la natalità era alle stelle e non era difficile trovarsi con nove o dieci persone tra fratelli e sorelle, oggi la natalità modenese arranca poco sopra un figlio per coppia, e sempre all'epoca le fotografie di famiglia erano in bianco e nero, si facevano tutti insieme e se veniva male non c'era la possibilità di rifarla, oggi i famigliari si fanno i selfie. 

La struttura della famiglia contadina modenese è così da considerarsi. Il capo famiglia era l'uomo più anziano che portava il cognome di famiglia che solitamente era anziano e non percepiva la pensione. Infatti, all'epoca non era prevista una rendita a seguito del lavoro e si era mantenuti dalla famiglia. Tuttavia, se il capofamiglia fosse stato troppo vecchio per lavorare, vi era il figlio maggiore che organizzava in particolar modo l'attività lavorativa.

La seconda grande differenza rispetto ad oggi consiste nell'altissimo tasso di natalità, circa otto o nove figli per coppia. Come già molti di voi sapranno, avere più figli era un vantaggio notevole nel lavoro perché si avevano più braccia, tuttavia vi erano anche più morti infatili, alcune persino di neonati. E' triste pensarlo, ma nella mentalità dell'epoca fare figli non era solo un concetto legato alle braccia che avrebbero lavorato i campi, ma anche le maggiori probabilità che qualcuno ci sarebbe arrivato all'età giusta per poter lavorare i campi. 

Per quanto riguarda il mondo femminile, consideriamo che nella stessa abitazione vi erano figlie, nuore, nipoti e mogli acquisite. Così come il "vecchio" di casa comandava la famiglia, a sua moglie era affidato il compito di guidare le donne della famiglia. E come spesso accade in questi casi, non mancavano i litigi, tanto che la storia popolare vuole che fossero le donne in particolare, che provenendo da un'altra famiglia a quella del marito, cercassero di convincere il proprio compagno di diventare indipendenti. 

Tuttavia, ciò non era possibile perché all'epoca essere in tanti significava avere un futuro, in quanto i latifondisti assegnavano i terreni ai mezzadri in base alla forza lavoro, ovvero al numero di braccia che avrebbero concretamente potuto lavorare le sue terre. Era così che questi membri si ritrovavano costretti a vivere in queste grandi famiglie per motivi di sopravvivenza economica, e dati i frequenti litigi, si dividessero in sotto-clan.

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