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Folklore Modenese | Il medico nella vita contadina modenese

Se oggi essere un medico significa investire anni di studio per poi poter sostenere una vita più che dignitosa e una carriera che porta professionisti in giro per il mondo, anche solo un secolo fa le cose erano ben diverse nella campagna modenese

Quello Sanitario Nazionale è un servizio recentissimo se confrontato all'antica arte della medicina, e così facendo qualche passo indietro nella storia, anche solo di mezzo secolo, si nota come il territorio modenese avesse delle proprie tradizioni, usi e costumi in merito. Per quanto ne sappiamo di certificati medici veri e propri ne sono rimasti pochi, non sappiamo se questo sia legato al costo del medico, oppure al fatto che molti siano andati perduti, eppure importante ritrovamento a riguardo avvenne in un edificio del Comune di Concordia, dove sono stati trovati documenti sanitari in cui ricorreva continuamente la diagnosi di anemia e di deperimento organico. 

Di certo le condizioni igenico-sanitarie erano al di sotto di ciò che oggi potremmo definire sufficiente, e le medicine costavano molto perciò erano rare, quasi impossibili da trovare tra la popolazione contadina modenese. In effetti, gli stessi laureati in medicina erano troppi rispetto alla popolazione che economicamente poteva sostenere una spesa medica adeguata, e così si racconta anche di medici che per poco curavano i più poveri, e vivevano molto al di sotto del livello economico dei propri colleghi più affermati.

E' rimasta una lettera a riguardo nel nostro Appennino, nel quale si racconta di un medico di montagna che guadagnava al giorno cinque paoli, che sarebbero due lire e ottanta centesimi, che non possiamo neppure paragone in euro perché il confronto non sarebbe adeguato, tuttavia si consideri che era un compenso troppo esiguo per il carico di studi e di costi per lo studio sostenuti da questi professionisti. 

In effetti nel territorio modenese le prospettive di un medico per il futuro erano simili a quelle di un riders di oggi, mal pagato, che passava da un borgo all'altro, a volte anche in comuni lontani pur di ricevere qualcosa, e che spesso era costretto ad abbandonare una città dopo l'altra in cerca di una misera fortuna. Il tutto a fronte di esigenze enormi da parte dei pazienti che più poveri erano e meno possibilità di acquistare il materiale e i farmaci adeguati avevano. 

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