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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Giornate FAI di Primavera 2018, svelato il programma per Modena e provincia

Torna il viaggio nel tempo e nello spazion, tra Modena e Finale Emilia, che permette la riscoperta di piccoli e grandi tesori artistici del nostro territorio. Appuntamento il 24 e 25 marzo

Torna il tradizionale appuntamento con Le giornate Fai di Primavera, nell’anno in cui la delegazione Fai di Modena compie 25 anni di attività. Per l’occasione saranno aperte le porte di Villa Lonardi, Palazzo Borsari (sede del Consorzio della Bonifica Burana) e di alcuni palazzi del centro storico di Finale Emilia. Sabato 24 e domenica 25 marzo 2018 la delegazione Fai di Modena e il Gruppo Fai Bassa Modenese, in stretta collaborazione con il Gruppo Fai Giovani Modena, propongono due differenti itinerari tematici.

«In occasione di una ricorrenza molto importante per la nostra delegazione, siamo davvero lieti di offrire un programma di aperture di grande rilevanza culturale e artistica a Modena e Finale Emilia», ha sottolineato nel corso della conferenza stampa di stamattina Vittorio Cavani, capo delegazione del Fai di Modena. «Tutto ciò come sempre grazie ai tanti volontari che ci supportano e agli Apprendisti Ciceroni che faranno da guida per un giorno ai visitatori.». 

In città il percorso Modena 900 permetterà, grazie alla disponibilità della famiglia proprietaria, di visitare in via del tutto eccezionale Villa Lonardi (già Villa San Donnino), uno dei massimi esempi di architettura liberty in Italia. La villa fu costruita tra il 1910 e il 1911 su progetto di Ferdinando Messerotti Benvenuti e con il coordinamento artistico di Aroldo Bonzagni, pittore centese, fra i primi firmatari del manifesto futurista. Negli anni ’70 del secolo scorso la Villa fu il teatro di una celebre scena di “Novecento” capolavoro di Bernardo Bertolucci con protagonisti Robert De Niro e Dominique Sanda. Proprio per questo venerdì 23 è previsto un evento d'eccezione alla Sala Truffaut di Modena, con la proiezione di una versione restaurata del film.

La seconda apertura proposta a Modena è Palazzo Borsari, sede del Consorzio della Bonifica Burana. Il percorso di visita permetterà di ricostruire la storia del territorio modenese, profondamente legato alle acque, sin dalla preistoria. Fu solo con Napoleone e poi, dopo l’Unità d’Italia, con l’emanazione della legge Baccarini nel 1882 che la responsabilità di bonificare vaste aree fu assegnata allo Stato. Nel territorio tra Reno e Panaro con la costruzione dell’impianto idrovoro di Bondeno nel 1925 si giunse a un’effettiva sistemazione degli scoli delle acque basse e delle acque alte. Questa eredità secolare dal 2009 è stata raccolta dal Consorzio di Bonifica Burana che ha la propria sede nel Palazzo costruito a metà dell’Ottocento dalla famiglia Borsari, di origini finalesi.

Il programma completo delle visite a Modena

Il Gruppo Fai Bassa Modenese propone l’itinerario “Finale Emilia 700, alla scoperta dei palazzi del centro storico”. La città di Finale lega la propria millenaria storia al fiume Panaro che scorreva nell’abitato e lambiva la Rocca, favoriva trasporti e commerci, collegava a Modena, a Ferrara, a Comacchio e a Venezia. Attraverso un percorso itinerante nel centro storico danneggiato dal sisma del maggio 2012, sarà possibile visitare i palazzi Ferraresi, Bresciani-Rodriguez, Borsari, Nannini-Spinelli, Finetti e di via Oberdan, che testimoniano come Finale Emilia sia stato uno dei pochi centri minori della regione che abbia vissuto pienamente l’alta stagione architettonica del secolo XVIII, quando venne anche nominata “città” e “terra nobile”.

Il programma completo delle visite a Finale Emilia

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