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Cultura

"Il mistero delle sette gatte", il romanzo di Alessandra Consolazione tra leggende e tradizioni di San Cesario

E' disponibile dal  30 aprile nei principali digital stores, “Il mistero delle sette gatte” un romanzo tra storia, leggenda e fantasia ambientato in Val Padana, nello scenario tra il realistico e il surreale di San Cesario sul Panaro e Spilamberto, sfiorando Castelfranco Emilia. L’autrice è Alessandra Consolazione, è nata a Roma quarantanove anni fa e da venti vive a San Cesario sul Panaro, in provincia di Modena.

E’ solo l’inizio di un progetto più ampio, una vita da vivere sette volte, uno e sette, i miei numeri – spiega Alessandra Consolazione – Questo libro nasce infatti dall’apertura casuale, proprio a pagina 17, del trattato “Cenni storici sulla corte di Vilzacara e sul Castello oggi detto di San Cesario” scritto nel 1912 da Don Isidoro Zaccaria. Incuriosita da un passaggio in cui viene descritta la scoperta di un emblema che ‘raffigurava un’oca a sette teste e un sole dai rari e grossi raggi’ di cui non ho trovato altri riferimenti in nessuna fonte storica, ho iniziato a costruire la leggenda dell’oca a sette teste, identificandola con la nascita delle sette Contrade del paese in cui vivo. Da qui, un salto in avanti nel tempo sull’ideale tavoliere del Gioco dell’oca, lo stesso che vent’anni fa fu davvero realizzato a San Cesario, rinominato ‘Gioco delle Contrade’. E’ nei sei ostacoli più uno, il traguardo, che si sviluppa una trama in cui ricorre il numero sette”.

LA TRAMA. Protagonista è il Tempo che si rincorre e si scambia, ma anche il gioco (da quello dell’Oca al poker), tra richiami storici, leggende evocate e stralci di cronaca locale camuffati da finzione, così come gli scenari e i personaggi, forse esistiti forse no. Dall’Oca a sette teste a Sant’Alberga, da Messer Filippo al drago Magalasso di Spilamberto, passando per il diavolo di Solimei e gli altari delle sette suore sepolte al confine con Castelfranco Emilia, Salomè nella notte delle streghe, il testamento segreto di Matilde di Canossa, il mistero della quarta campana e il pranzo con mille commensali ai tempi del duca Francesco IV. Un tributo al Nocino tipico di Spilamberto, un cenno al sacco dei Lanzichenecchi, alle lotte armate tra Modena e Bologna, ai monaci benedettini di Nonantola ed alla dinastia dei nobili Boschetti, figure sostanziali nella storia di questo territorio, come Papa Adriano III che morì proprio a San Cesario, località San Bernardino, ed il violinista Filippo Sighicelli, il cittadino più illustre del paese.

L'AUTRICE. Giornalista pubblicista, nel 2009 si è lanciata in una sfida editoriale in veste di “volontaria della comunicazione”, fondando il primo giornale on line indipendente della Valle del Panaro per raccontare la città di Castelfranco Emilia, passando per San Cesario, Spilamberto e Savignano: “La Carbonara Blog”, una rivoluzione nel panorama dell’informazione locale, contemporanea alla diffusione del fenomeno dei social network. In quattro anni ha pubblicato quasi 3.000 articoli raggiungendo il migliaio di contatti al giorno. Adesso si è concessa una pausa per dedicarsi alla famiglia e a nuovi progetti, come questo, che è il suo primo libro ufficialmente noto e che, in linea con la sua “vocazione” per l’informazione digitale, per il momento ha scelto di pubblicare solo sul web, in via sperimentale, per la casa editrice emergente “Bitbiblos”.

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