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Itinerari Modenesi | Storia e curiosità di Campogalliano e dintorni

Campogalliano è uno dei paesi che si incontrano tra Modena e la Bassa, in un lembo di terra che spesso è di passaggio, ma come sempre ogni singolo luogo ha tante curiosità e storie da raccontare. Ecco le curiosità e le storie attorno a Campogalliano

Campogalliano è uno dei paesi che si incontrano tra Modena e la Bassa, in un lembo di terra che spesso è di passaggio, ma come sempre ogni singolo luogo ha tante curiosità e storie da raccontare. Ecco le curiosità e le storie attorno a Campogalliano:

Perchè Campogalliano si chiama così

Non tutti lo sanno, ma Campogalliano ha una storia davvero molto antica, infatti secondo gli studi storici l'insediamento di Campogalliano sarebbe di origine preromana, propriamente del popolo dei celti, provenienti dalla Francia. Si trattava di una civiltà terramaricola che si stanziarono nei pressi del fiume Secchia, che all'epoca era una via fluviale fondamentale per l'economia. Il ruolo dei celti venne soppiantato dal popolo dei Romani i quali furono disinteressati a ricostruire l'insediamento dei celti. Perciò la storia di Campogalliano è stata fondamentalmente iniziata dal popolo dei celti noto anche con il nome di Galli. Quelli di Asterix ed Obelix, perciò Campogalliano non sarebbe altro che "Campo dei Galli".

Il Castello scomparso

Spesso gli stessi abitanti di Campogalliano non sanno quante vissicitudini storiche vide questo territorio. Per fare un esempio qui vi fu un castello, oggi non visibile, ma le cui fondamenta sono ancora rintracciabili. Infatti recandosi al parco "Le Montagnole" l'aspetto morfologico  del terreno presuppone l'esistenza di una sorta di fossato, ancora oggi visibile. Questo canale serviva principalmente a scopo difensivo ed esisteva un ponte che collegava il palazzo con il primo vero nucleo abitativo, Piazza Castello, nel quale venne creato l'oratorio di San Rocco, ancora oggi esistenti. Tuttavia il ruolo centrale di Campogalliano è stato ancora più importante in tempi ancora precedenti.

La pastorella che vide la Madonna

Se tutti noi conosciamo il caso della Madonna di Fatima, è giunto il momento di sapere anche della pastorella e della Madonna di Campogalliano, evento avvenuto il 25 maggio del 1745. Quel giorno una pastorella di Rubiera, chiamata da tutti Domenica, si fermò davanti alla sacra immagine a pregare, ed ecco che vide una luce rutilante e udì le seguenti parole: "Domenica, Domenica, sono stanca di stare esposta alle intemperie. E' mia volontà che qui sorga una chiesa. Va' dal Parroco di Campogalliano e ripetigli questo mio comando". Allora la giovane Domenica si recò dal Parroco, il quale senza neppure ascoltarla la mise alla porta. Allora tre mesi dopo Domenica passando nuovamente presso quell'albero rivide la luce e riudì la voce dirle: "Domenica, prendi la rosa che vedi ai piedi del pilastro, presentala al Parrocco e ti crederà". Era Agosto e la rosa c'era, ma si presentava sfiorita e secca. Domenica colse la rosa e la portò al parrocco. Il Parrocco era già pronto a rimetterla alla porta quando vide il fiore sbocciare, bello e profumato, e le foglie rinverdire. Davanti ad una manifestazione così soprannaturale, credette. Il Parrocco in fretta e furia organizzò i lavori per l'edificazione di quella chiesa, il Santuario della Sassola, e prima che si concludesse l'anno 1745, i lavori di costruzione erano già iniziati, e sarebbero finiti due anni dopo, quando a metà Agosto si trasportò la sacra immagine nella nuova chiesa dove la si può ancora vedere. 

Museo della Bilancia

Per chi non lo sapesse a Campogalliano è presente il museo della bilancia più importante d'Italia. Il museo è molto interessante perché non si sofferma sulla bilancia in sè, ma ripercorre la storia dei pesi, la ricerca delle quantità e l'appropriarsi da parte dell'uomo del potere di pesare. Informazioni: aperto Sabato e festivi  dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00 e dalle 15.00 alle 18.30 durante l'ora solare, il costo è di 5 euro con riduzione a 2,50 euro.“

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