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Cultura

Itinerari Modenesi | Viaggio tra le sepolture più singolari emerse a Modena

Un viaggio tra le tombe più misteriose di Modena e provincia, per scoprire curiosità storiche e luoghi antichi di millenni

Per gli appassionati della rubrica #itinerarimodenesi nel viaggio di oggi scopriremo luoghi storici dove potete trovare le più antiche e misteriose tombe di Modena e provincia. 

#1 Piazza Grande e il Duomo di Modena

Come raccontato in alcuni articoli storici, si ipotizza che la necropoli romana si trovasse dove ora vede piazza Grande, perciò se parliamo di tombe sicuramente quello è uno dei luoghi da visitare. Si tratta di una scoperta avvenuta nel 2009 durante gli scavi archeologici nella cripta del Duomo, i quali raccontano una storia più antica restituendo alcune lastre lapidee scolpite di epoca altomedievale di grande interesse storico, archeologico e monumentale, e i resti delle fondamenta della cripta lanfranchiana. Il rinvenimento più significativo è riferibile ad una struttura quadrangolare, larga circa m. 3,3 e tagliata dalle fondazioni del Duomo, realizzata con laterizi da reimpiego di età romana, riferibile alle fondamenta della cripta lanfranchiana. Anche se probabilmente di tutti quello più interessante è un antico ossuario risalente al basso medioevo con i resti di due sepolture, che secondo il dott. Claudio Cavazzuti, si tratterebbe dei resti di una donna adulta di 40-50 anni ed un giovane di 16-18 anni.  L’ossuario, a cassa laterizia, risulta orientato con la cattedrale pre-lanfranchiana, la cui datazione è stata riferita all’XI secolo.

#2 Le misteriose tombe di via Università

Si tratta di una delle ultime scoperte avvenute sotto il centro storico di Modena, che come molte volte accade è conseguenza di lavori per la manutenzione stradale. La scoperta è avvenuta sotto via Università, laterale di Canalgrande, quando durante i lavori sono stati rinvenuti due scheletri in buono stato di conservazione. Il ritrovamento è databile attorno al X secolo e sembrerebbe relativo ad una chiesa rasa al suolo secoli fa, di cui le tombe erano legate, forse perchè facenti parte di una struttura cimiteriale collegata.

#3 Tomba a Formigine di 5 mila anni

Questa scoperta risale a soli 5 giorni fa, quando è stato ritrovato uno scheletro intero, in ottime condizioni di conservazione, risalente a 5 mila anni fa, ovvero dell'età del rame. Si tratta dello scheletro di un individuo, per ora dal sesso sconosiuto, risalente al periodo preistorico. Si tratta dell'ennesima scoperta archeologica a Formigine, dopo la più importante avvenuta a Febbraio relativa ad un antico villaggio risalente al VI-V secolo a.C. e il ritorno alla luce di due tombe funerarie risalenti al VII secolo a.C.  

#4 Gli scheletri innamorati

E' stato uno dei casi più interessanti per il mondo archeologico quello della coppia di scheletri innamorati trovata a Modena. Si tratta di due anonimi nostri antenati vissuti a Mutina, ritrovati con le mani intrecciate. Un caso davvero unico in Europa e che ha lasciato senza parole anche gli addetti ai lavori. Gli individui sono stati individuati in via Ciro Menotti nel corso della costruzione di una palazzina. Per chi volesse vederli si trovano attualmente all'interno del Museo Archeologico di Modena presso il Palazzo dei Musei in largo Sant'Agostino. 

IL VIDEO

#5 Le mummie di Roccapelago

Era Dicembre del 2010 quando, durante i lavori di ristrutturazione nella Chiesa della Conversione di San Paolo a Roccapelago di Pievepelago, gli archeologi hanno fatto una scoperta che non si sarebbero mai aspettati. All'interno di una fosse comune si trovavano 281 corpi di adulti, anziani, infanti e persino settimininidi cui 60 perfettamente mummificati e conservati nel tempo.La questione più particolare riguarda il tipo di persone mummificate, infatti solitamente la mummificazione avviene per gruppi sociali come monaci, beati o membri di famiglie illustri. Ma in questo caso no, infatti qui l'intera comunità è stata mummificata. E non è solo unico in tutto il nord Italia, ma è persino una fonte rara di informazioni sullo stile di vita di quelle persone vissute tra la metà del XVI e la meetà del XVIII secolo. Il tutto è stato scoperto all'interno di un vero e proprio cimitero sotterraneo. Le mummie vennero ritrovate impilate a formare una piramide e questo era segno evidente che si trattava di una fossa comune, eppure ciò non spiega allora come mai siano stati mumificati. Infatti sono tanti i casi in Italia, e non solo, di monaci per esempio mummificati per essere poi esposti in certe sale del monastero. Eppure qui sembra non essere stata volontà umana, ma è tutto legato al naturale e particolare microclima presente nella cripta, che ha permesso di conservare intatti fino a noi corpi, tessuti, indumenti, oggetti votivi, tradizioni e usanze che testimoniano un importante spaccato della storia di Roccapelago tornato finalmente alla luce.

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