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Modena LifeStyle | Gli 8 modi per un modenese per riconoscere un reggiano

Un viaggio tra somiglianze e differenze, delle due città che fino a poco tempo fa erano unite nello stesso ducato, e che oggi si danno delle "teste quadre" l'uno e dei "Nuson" l'altro

Si sa che tra Modena e Reggio Emilia storicamente vi sono stati scontri e disfide, e così nel tempo certi comportamenti sono rimasti. Ecco allora gli 8 modi per riconoscere se stai parlando con un reggiano: 

#1 La "E" aperta

E' incredibile, un reggiano lo becchi subito alla prima E che pronuncia in una parola. Non è aperta, di più. E quella "E" è così aperta che la lettera prima e la lettera dopo si aprono pure loro. 

#2 I Cappelletti

Nel reggiano non esistono i tortellini, infatti quelli sono di Castelfranco e vedono la guerra tra  Modena e Bologna, ma ci sono i cappelletti. Ovvero, dei tortellini più grandi, con carni diverse, chiusi in maniera differente, che vengono presentati "come i tortellini, ma migliori".

#3 Teste Quadre

Se sei modenese, sai perfettamente che i reggiani vengono definiti, in maniera denigratoria, "teste quadre", ma forse non sai il motivo di questa definizione. Tutto avrebbe avuto inizio da una battaglia che si consumò presso il Secchia, conclusasi con la vittoria dei modenesi, i quali presero i soldati reggiani e li rinchiusero all'interno del castello di Rubiera. Dopo alcuni giorni decisero di rilasciarli, ma imponendo loro una punizione, ovvero uscendo dal castello i soldati reggiani avrebbero ricevuto un pugno in faccia dai soldati modenesi e dato che il pugno sul guanto militare era quadrato, quella fu la forma che assunte il viso.

#4 Il parmigiano-reggiano

I reggiani pensano che il parmigiano-reggiano, superato il Secchia, non ci sia più e da là in poi ci sia quella cosa immangiabile che è il "grana". Forse dovremmo dirgli che il parmigiano reggiano si produce da Parma fino, e compresa, Modena.

#5 Noi abbiamo il tricolore

Questa è la frase tipica che si sente quando si parla di luoghi importanti in città. Tolto il fatto che dal punto di vista storico Modena ha un sito dell'Unesco da urlo, ma soprattutto i reggiani non dicono che, sì loro hanno il primo tricolore, ma a Modena si tenne la prima riunione della Repubblica Cispadana, e che in quella riunione si pensò alla bandiera.

#6 I ravioli

Se per i reggiani i tortellini diventano cappelletti, i nostri tortelloni diventano ravioli. E guarda a caso dalla forma nostrana, diventano di forma rettangolare o quadrata (si scherza ovviamente). 

#7 I Casagai

La disfida enogastronomica è serrata anche per un altro prodotto, quelli che per i reggiani sono i "casagai" e per noi i "calzagatti". Ed in entrambe le tradizioni vi è una rezdora che fa cadere involontariamente a terra della polenta che si rovescia nel pentolone di fagioli, e dal rumore un gatto scappa via. Ovviamente per noi la rezdora è modenese, mentre per loro è reggiana. 

#8 I tortellini fritti

E la disfida non poteva evitare che si volessero distinguere anche per l'altro prodotto che per noi porta il nome di tortelli, ovvero i tortelli dolci. E dato che per loro i cappelletti sono i tortellini nostri, i ravioli sono i tortelli nostri, quelli che per noi sono i tortelli fritti, da loro diventano i tortellini fritti. 

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