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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura San Faustino / Viale Emilio Po, 164

Modena Ovest Pavillion, il programma del nuovo spazio artistico

All’interno di una palazzina parzialmente dismessa, nel cuore del Villaggio Artigiano di Modena Ovest, un appartamento privato diventa un luogo pubblico dedicato all’arte

Modena Ovest Pavillion è un progetto artistico di rigenerazione urbana che dà vita a un nuovo spazio culturale. Selezionato tra oltre duecento domande pervenute, è uno dei ventiquattro progetti sul territorio nazionale finanziati dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali tramite il bando “Creative Living Lab - II Edizione” promosso in particolare dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea e Rigenerazione Urbana.

Modena Ovest Pavillion è curato dalle associazioni modenesi Amigdala e Civic Wise Italia e da Isabella Bordoni con Premio internazionale Imagonirmia per le arti del presente, già collaboratrice di iniziative che si svolgono a Modena Ovest.

Dopo circa tre mesi di lavoro dedicati al rinnovo dei locali tramite un lungo percorso di laboratori di autocostruzione, che hanno previsto la creazione di arredi in legno, l’allestimento di una zona informale nel cortile esterno alla palazzina e la realizzazione di un progetto di comunicazione all’aperto, MOP è ora pronto per l’avvio del programma artistico, un palinsesto di appuntamenti dal 17 gennaio fino al 25 aprile 2020.

IL VIDEO - L'arte che rivaluta i quartieri: nasce Modena Ovest Pavillion

L’appartamento individuato per il progetto Modena Ovest Pavillion è di proprietà dell’imprenditore Learco Menabue, che ha concesso l’uso dello spazio anche in occasioni precedenti, in particolare nelle edizioni 2018 e 2019 del festival Periferico. Situato in Via Emilio Po 158/164, l’appartamento è collocato in una palazzina parzialmente abitata con alcuni ex-locali commerciali in disuso. MOP è riconoscibile dalla strada grazie a una segnaletica colorata co-progettata da un gruppo partecipato di esperti, volontari e studenti nei mesi precedenti l’inaugurazione.

​Le residenze artistiche

La rassegna è composta da tre residenze assegnate rispettivamente a Nina Fiocco (12/19 gennaio), Carlo Spiga (16/23 febbraio) e al duo Chiara Ferrin/Alessandra Zagni (15/22 marzo); ognuna delle tre residenze prevede un momento di confronto col pubblico coordinato da un curatore o un esperto d’arte, a cominciare da sabato 17 gennaio quando l’artista Nina Fiocco sarà in dialogo con il curatore Gino Gianuizzi, alle ore 17.00 presso MOP.

Gli artisti sono stati selezionati dall’artista e curatrice Isabella Bordoni attraverso il censimento pluriennale generato in seno al prestigioso Premio IMAGONIRMIA per le arti del presente: il bando, giunto oggi alla sua V edizione, ha intercettato negli anni personalità in grado di riflettere sul paesaggio inteso come insieme di relazioni, artisti invitati a cercare lo sviluppo di un proprio progetto in un contesto dato, che in questo caso unisce la particolarità storica del Villaggio Artigiano di Modena Ovest alla specificità di un luogo di lavoro qual è un’abitazione dismessa.

Nina Fiocco vive e lavora tra Italia e Messico; è in residenza a MOP dal 12 al 19 gennaio e presenta il progetto ATLANTE DI FANTASMI. Le sue opere vengono prodotte a partire da storie minime e da ricerche multidisciplinari, e la sua pratica si estende fino alla creazione di distinte forme di condivisione dei saperi. Il suo lavoro all’interno della residenza di MOP è un affondo dentro alle immagini e nello specifico nello spazio iconico delle vignette che nelle riviste e nei giornali quotidiani, a partire dagli anni '20, hanno ironizzato sull'arte prima moderna e poi contemporanea. Nina Fiocco ha consultato i materiali della Biblioteca Enigmistica Italiana - BEI che ha sede a Campogalliano (MO). È in dialogo con il curatore Gino Gianuizzi sabato 17 gennaio (ore 17, MOP).

Carlo Spiga vive a lavora a Cagliari, dove è nato; riunisce nella sua pratica artistica diverse discipline, dall’arte visiva alla musica, ed è un osservatore e studioso delle identità locali. Sarà a MOP dal 16 al 23 febbraio con il progetto LUCIFERI; sarà in dialogo con la storica e curatrice Fabiola Naldi sabato 22 febbraio (ore 17, MOP).

La terza residenza è assegnata al duo modenese Chiara Ferrin/Alessandra Zagni, rispettivamente fotografa e artista visiva; il progetto TABLEAU VIVANT prevede un rapporto diretto con la comunità e alcuni luoghi pubblici e privati del Villaggio Artigiano in vista di un esito che avrà la forma di una mostra fotografica. Le due artiste sono in residenza dal 15 al 22 marzo e incontreranno il pubblico in dialogo con il critico dell’arte e docente Massimo Marchetti sabato 21 marzo (ore 17, MOP).

Gli esiti delle residenze al Villaggio Artigiano saranno visitabili in alcune giornate nel corso dei quattro mesi di programmazione, valorizzando la dimensione pubblica dello spazio che da appartamento privato si trasforma in luogo di visita, accoglienza e deposito di tracce d’artista. Info e orari sulla pagina dedicata nel sito internet di OvestLab.

​Tavole rotonde

A MOP non manca la riflessione teorica: sono infatti previsti due incontri che si soffermano sui due cardini dell’intero progetto, da una parte il concept artistico, la pratica delle residenze e la scelta di ospitare artisti indipendenti che innestano il proprio lavoro su contesti già dati; dall’altra il riuso temporaneo, il ripristino di spazi dismessi e il senso delle loro possibili destinazioni.:

Il 7 marzo 2020 si svolge ESSERE&LUOGO, a cura di Isabella Bordoni. Un seminario dedicato all’incontro e al dialogo tra esperienze del fare e del pensare arte e processi artistici, su diversa scala a partire dalle possibilità esplorate dal progetto MOP. Allo stesso tavolo si incontrano istituzioni e iniziative dal basso, per un osservatorio comune e dialettico che vede la partecipazione di Lorenzo Balbi, direttore artistico MAMbo–Museo d’Arte Moderna di Bologna; Rita Canarezza, operatrice culturale e coordinatrice progettuale della Galleria Nazionale di San Marino; Cecilia Guida, storica dell’arte e curatrice; Marta Ferretti, curatrice; Pierfabrizio Paradiso, artista, docente, membro associazione Imagonirmia; Daniele Pittèri, direttore Fondazione Modena Arti Visive. Partecipano all’incontro gli artisti in residenza Nina Fiocco, Carlo Spiga, Chiara Ferrin/Alessandra Zagni (dalle ore 15 alle ore 19, MOP).

Il 31 marzo 2020 si tiene invece l’incontro dal titolo DA SPAZI DISMESSI A LUOGHI APERTI. Giornata di lavoro per la definizione di una comunità di pratiche sul riuso temporaneo curato da CivicWise Italia e Amigdala nell'ambito di Hub Usi temporanei Regionale, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna. Seduti attorno a tavoli di lavoro con tecnici ed esperti del settore, invitati a partecipare dall’Hub della Regione Emilia-Romagna e dalle associazioni promotrici di MOP, l’occasione è quella di raccogliere nuove modalità e prospettive d’azione attorno agli spazi dismessi e alla loro riconfigurazione come luoghi aperti per attivare comunità e relazioni virtuose (dalle ore 10 alle ore 18, MOP).

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