rotate-mobile
Cultura Vignola

"Sogno o son Deste" torna ad illuminare la Rocca di Vignola

Coloratissimi affreschi e i loro messaggi simbolici resi visibili grazie a proiezioni 3D e giochi di luce. Torna a Vignola Sogno o son Deste per riscoprire le antiche bellezze

Torna  presso la Rocca di Vignola  la rassegna “Sogno o son Deste” con le nuove illuminazioni che faranno rivivere le emozionanti decorazioni quattrocentesche degli ingressi all’antico maniero, ricomponendo i disegni e i colori di sei secoli fa.

Si comincia sabato 7 dicembre 2019, e il  programma dell’evento prevede alle ore 16:00, nella Sala dei Leoni e dei Leopardi, la  presentazione del progetto.

In attesa che scenda la sera, al pubblico sarà proposto un intermezzo musicale di Rossella De Falco all’arpa celtica. 

Mentre l’accensione delle illuminazioni degli ingressi alla Rocca è prevista alle ore 17:30, a seguire Afernoon Tea in Rocchetta.

Le proiezioni saranno visibili negli orari di apertura della Rocca.

“Sogno o son dEste” , inaugurato nel luglio 2018, è un progetto dedicato alla riscoperta, da tracce flebili, dei dipinti che abbellivano le facciate e gli spazi interni negli edifici notevoli del mondo estense.

Quest’anno, nella Rocca di Vignola, le proiezioni statiche ricompongono i fregi dipinti che decoravano le pareti interne del rivellino, del cassero e dell’ingresso coperto, opere fortificate costruite nei primi anni del XV secolo. I coloratissimi affreschi e i loro messaggi simbolici accoglievano chi, dopo aver superato il ponte levatoio e l’arcigno filtro dei corpi di guardia, si avviava lungo il percorso d’accesso al cortile interno del maniero, cardine su cui ruotava la vita castellana.

La realizzazione delle ricomposizioni e la loro proiezione hanno dovuto superare sfide scientifiche e tecniche inedite per il progetto Sogno o son Deste. Tali problemi sono stati affrontati grazie all’innovazione e integrazione dei rilievi laser scanner 3D e fotografici giga pixel, alla ricostruzione geometrica tridimensionale della volta dell’ingresso coperto e alla realizzazione dello schema vettoriale dei lacunari.

Sono state inoltre sviluppate nuove metodiche allo scopo di ottenere una resa coloristica rispettosa degli assetti cromatici originali e si è definito un sistema più accurato di puntamento dei proiettori, potendo contare su nuovi dispositivi a luce LED. Le lampade di questo tipo assicurano un notevole risparmio energetico, garantendo una copertura della superficie illuminata uniforme per intensità, e una visione più dettagliata con una sensazione di tridimensionalità.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Sogno o son Deste" torna ad illuminare la Rocca di Vignola

ModenaToday è in caricamento