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Vivere Appennino | I castelli più belli delle montagne modenesi

Un viaggio tra i 6 castelli che possiamo trovare nel nostro Appennino modenese, tra storie, leggende e grandi battiglie

Sarà l'Appennino Modenese terra di escursioni, di trekking sopra le più alte cime delle montagna emiliane e pic nic nei tanti laghi, ma è anche ricco di elementi storici meravigliosamente belli e che non possono non essere visitati. Tra questi elementi ci sono anche i castelli, che raccontano storie di uomini ed eserciti che la storia la fecero per davvero. Ecco i castelli più belli del nostro Appennino:

CASTELLO DI MONTECUCCULO (PAVULLO). Sorge su uno sperone roccioso che domina la valle del fiume Scoltenna-Panaro, a soli tre chilometri da Pavullo. Un luogo dall'aria cavalleresca, circondato dal borgo fortificato e tra le sue pietre si narrano leggende e storie di guerrieri. I Montecuccoli abitano quella zona dal 1212 e fu lì che crearono quella che sarebbe diventata la porta verso la Toscana. Un meraviglioso portale gotico accompagna i turisti all'interno del borgo situato ai piedi del castlelo, composto dal Palazzo del Podestà e dalla chiesa di S. Lorenzo risalente al '400. Una deliziosa immagine di un'Italia medioevale che affascina ancora oggi.

ROCCA DI MONTESE. E' definita la "sentinella dell'alta valle del Panaro", infatti la rocca assomiglia era fortilizio dotata di una cinta muraria e l'imponente torre con merlatura ghibellina. Questa architettura del 1200 è splendidamente conservata  e domina un panorama vastissimo, che s'estende dall'Appennino alla pianura. Raggiungibile attraverso una strada lastricata in sasso, è un complesso di due recinti murari accostati di diversa epoca, che circondano una torre centrale ricostruita nel 1393, ed oggi ospita il Museo Storico. 

CASTELLO DI GUIGLIA. E' uno dei castelli più antichi della regione, tanto da essere già citato nell'890, un periodo in cui molto spesso nella zona si trovavano per lo più delle torri e non dei veri e propri castelli, anche se in realtà dobbiamo dire che il suo ampliamento avvenne dopo grazie a Matilde di Canossa e poi dai Pio di Carpi, per finire infine nelle mani di Francesco I d'Este, che consegnerà la fortezza ai marchesi Montecuccoli.  Il solenne portale in facciata introduce al cortile con loggiato a colonne e stucchi di un fastoso barocco simile a quello delle seicentesche dimore estensi; domina su tutto il possente torrione medievale. Il castello è anche detto “Conventino” da un convento di carmelitani fondato presso le mura nel 1632 da Francesco Montecuccoli.

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