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Cultura Palagano / Boccassuolo

Vivere Appennino | I cercatori d'oro nelle montagne modenesi

Cacciatori di oro e metalli preziosi frequentano i nostri Appennini da almeno duemila anni, i primi sembrano essere stati gli Etruschi. Ecco i luoghi dove in passato, e alcuni anche oggi, sono stati oggetto di ricerche dell'oro

L'Appennino modenese offre sempre tanti spunti di visita e questo grazie alla sua eterogeneità naturalistica e anche sotterranea. Infatti, anche il sottosuolo appenninico è stato per secoli al centro dell'economia e degli sforzi dei montanari, tanto che sembra che i primi a cercare metalli preziosi in questi territori siano stati gli Etruschi, in particolare il freddo, ma anche oro e rame. Basti pensare che il nome Palagano, deriva proprio dalla "palaga" che significa pepita d'oro.

Questo ha mosso molti, anche nei secoli successivi, verso il territorio dell'alto Appennino in cerca di fortuna, e non mancano anche oggi cercatori di oro. Tuttavia, questo articolo non è volto a spiegarvi dove trovare l'oro in Appennino, bensì a raccontarvi i luoghi dove i minatori hanno lavorato e vissuto. Infatti se gli Etruschi cercavano l'oro ai Cinghi di Boccassuolo, altri hanno portato avanti ricerche simili anche nei secoli successivi al poggio di Medola e presso il monte Calvario. La storia di queste spedizioni è conservata presso l'Archivio di Stato di Modena e alcuni ritrovamenti sono presenti nel Museo Geologico Universitario di Modena in via Sant'Eufemia. 

Secondo quanto riportato in questi archivi nel '300 si cercò l'oro, l'argento, il rame, lo stagno, il piombo e il ferro tra le terre di Medola e il Boccassuolo presso Palagano. Anche se il documento più interessante è del 30 Novembre 1758 quando venne fatta una relazione del tribunale camerale al Duca Francescco III circa la domanda del  Marchese di Montecuccolo del 1756 di scavar miniere nella Provincia del Frignano si scrive che "tre sono le miniere di rame finora trovatesi: la prima in luogo detto Vesale, la seconda in luogo denominato Renno, la terza in sito denominato Lago o di Toggiano".

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