"E poi?" Un viaggio per i luoghi abbandonati delle nostre campagne e città
E Poi? è il titolo della mostra fotografica di Giorgio Giliberti, noto autore modenese, che si tiene nell'Osteria Fusorari in piazzale Torti, 5 a Modena a partire da sabato 18 febbraio alle ore 18. Visitabile tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 18 all'1 di notte.
È una mostra che mescola le atmosfere rarefatte di una campagna abbandonata, laboratorio di solipsistici ricordi e sensazioni, con le desolazioni di un'archeologia industriale, testimone silenziosa di un'Italia che non esiste più. Di fabbriche abbandonate, in Italia, ce ne sono centinaia, migliaia: dalle vecchie miniere alle fucine, dalle catene di produzione alle centrali elettriche. Un patrimonio diroccato, vandalizzato, inutilizzabile ma ancora ricco, ricchissimo di fascino. E di storia, come ci dimostrano gli scatti di Giliberti. Un mondo suggestivo, un mondo fatto di luci, pezzi di lamiera.
Una realtà che potrebbe sembrare così lontana ma che invece è molto vicina, spesso a pochi metri dalle nostre abitazioni ma, probabilmente, sconosciuta, che si arricchisce di un'impronta di intenso lirismo attraverso le parole di Gemma Messori La mostra offre l'occasione di apprezzare l'aspetto creativo e interpretativo della fotografia e della sua capacità di ritrarre ed insieme ricordare: così ogni opera è il risultato di una lunga e complessa elaborazione formale che riguarda sia i soggetti ritratti che la loro storia, con un ampio spazio ai dettagli, ai particolari che sembrano raccontare la storia di vecchi muri che una volta delimitavano case e fabbriche dove degli uomini si arrabattavano a vivere le loro complicate esistenze. Ora sono come silenziosi fantasmi che testimoniano fatiche, sentimenti, gioie.
Giorgio Giliberti nasce a S. Prospero di Modena. È fotografo ormai da oltre trent'anni. Dopo le prime esperienze come fotoreporter ha sviluppato la sua attività operando nel campo della pubblicità, della moda, dell'industria e dell'editoria d'arte. Pubblica le sue opere in sinergia con importanti istituzioni del territorio, sia pubbliche che private. Suoi sono gli scatti che svelano la Rocca, storico monumento di proprietà della Fondazione di Vignola. Lunga e affettuosa è la collaborazione con Società Cooperativa Bilanciai che ha permesso la realizzazione dei bellissimi libri fotografici sulle città europee. Fruttuoso e importante il lavoro che svolge per IBC, l'Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia Romagna. Gli istanti della Festa del racconto di Carpi sono stati per ben quattro edizioni documentati dagli scatti di Giorgio Giliberti. Le più importanti riviste di fotografia hanno pubblicato e recensito le sue immagini, che hanno suscitato l'interesse della critica.