Meno quattro giorni all’inizio dell’evento che per 72 ore trasformerà Modena nella capitale della cultura filosofica italiana e internazionale. Una bella responsabilità, quella del Consorzio organizzatore del Festival, che stamattina ha presentato agli organi di informazione l’edizione 2012 sulle Cose, la quarta edizione da quando è stato fondato il comitato scientifico ad hoc diretto dalla professoressa Michelina Borsari. È stata una conferenza stampa in grande stile, alla quale sono intervenuti i Sindaci di Modena, Carpi e Sassuolo, Michelina Borsari, oltre ai rappresentanti degli enti sostenitori, degli assessori alla cultura dei comuni interessati, e ad Alessandro Bergonzoni, artista e filosofo per l’occasione. Eppure, nonostante tutti i partecipanti ci abbiano provato a parlare del Festival e soltanto del Festival, si cadeva sempre e inevitabilmente nel tranello del terremoto.

SISMA - Qualunque intervento, qualunque relatore, chi prima o chi dopo, partiva dalla vaghezza e infinita ricchezza di spunti offerti dalle Cose per arrivare rapidamente al terremoto, al sisma, a quello che ha sconvolto le vite di tanti modenesi e non solo, uno spauracchio da cui non possiamo prescindere, di cui non riusciamo a non parlare. Non a caso allora Bergonzoni, che terrà una lectio magistralis sabato in Piazza Grande, si è chiesto se non sia giustificabile eppure tardivo questo interrogarsi ossessivo sulle cose, diventate di attualità prepotente soltanto quando le cose, le case, i nostri privati legami con gli oggetti, sono venuti a mancare per colpa del sisma.

FABIO VOLO - A sancire davvero che qualcosa è cambiato, non solo nel Festivalfilosofia ma anche in noi stessi, è lo stesso programma della kermesse, che accanto a spettacoli, musica, e alle caratteristiche lezioni magistrali (qui si può consultare l’intero programma), potrà valersi della presenza di artisti apparentemente non allineati con il cuore del festival, come Fabio Volo o il duo cinico-demenziale dei Soliti Idioti. L’opportunità o meno della presenza, del tutto gratuita, di questi artisti che hanno deciso di partecipare dedicando la loro serata alle popolazioni colpite dal terremoto, è stata messa duramente in discussione sia sui social network che su siti molto amati come spinoza.it, per questo ne abbiamo chiesto ragione a Michelina Borsari, direttrice scientifica della manifestazione: “Abbiamo deciso di dare la possibilità al pubblico di fruire di una serie di codici culturali altri, per andare a comporre un prisma con moltissime facce. Ci piace convocare i testimoni che si sono fatti portavoce di generazioni e di pezzi di società”. Al pubblico poi spetterà l’onere di decidere se il prisma andrà a comporsi con esattezza.