Un maggio di grande musica internazionale con L'Altro Suono Festival
L’Altro Suono festival è lo spazio che la Fondazione Teatro Comunale dedica a concerti che attingono a tradizioni e repertori diversi, assecondando una tendenza ormai assodata nel panorama musicale che ha visto progressivamente dissolversi confini e barriere fra generi musicali. Un aspetto importante della manifestazione sono le collaborazioni con altre istituzioni regionali o cittadine intraprese in occasione di nuove coproduzioni e stimolanti avventure musicali. Le collaborazioni di quest’anno comprendono AngelicA di Bologna, l’Istituto di Studi Musicali Vecchi Tonelli e il Centro Musica del Comune di Modena.
L’edizione 2017 del festival si aprirà martedì 2 maggio alla Chiesa di San Carlo con i Violons Barbares che presentano il loro ultimo disco Saulem Ai, viaggio musicale attraverso i ritmi impetuosi della Mongolia, le romantiche melodie della campagna francese e la passione dell'anima bulgara. Tradizioni diverse che si amalgamano sul palcoscenico attraverso le voci e gli strumenti tradizionali di Dandarvaanchig Enkhjargal, Dimitar Gougov e Fabien Guyot in uno spettacolo che reinterpreta la musica popolare in chiave odierna. L’animo nomade di musicisti di oggi che mettono in campo linguaggi solo apparentemente lontani, 'barbari' alla conquista del pubblico attraverso un umorismo e uno spirito irresistibili.
Venerdì 5 maggio, sempre alla Chiesa di San Carlo, si ascolterà Karine Aguiar con il suo Jungle Jazz ovvero un genere nato dalla commistione di musiche dall’Amazzonia e stilemi jazzistici. La quotidianità, la cultura, il folklore, la gente e la natura della foresta amazzonica affiorano dall'esperienza personale e nella voce di una cantante unica che si è formata attraverso il jazz, la musica colta occidentale e lo studio etnografico della propria terra. La raccolta di canzoni di autori del Rio delle Amazzoni si completa nella sezione ritmica di Anderson Farias (pianoforte), Hudson Alves (basso acustico) e Ygor Saunier, batterista e uno dei massimi esperti di percussioni amazzoniche. L’Altro Suono presenta la cantante, per la prima volta in Italia, in collaborazione con l’Istituto Musicale Vecchi-Tonelli di Modena. Nello stesso giorno e luogo, alle 17.30, i musicisti terranno un incontro aperto al pubblico per la serie Dentro Le Note in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia.
Martedì 9 maggio sarà la volta di Giack, rock opera firmata da Federico Giacobazzi. Sulle orme delle rock opera e dei concept album, dagli Who ai Nirvana ai Pink Floyd, il Teatro Comunale in collaborazione con il Centro Musica di Modena presenta la seconda edizione di un progetto lanciato con successo la scorsa stagione e dedicato alla creatività giovanile. Giack Bazz, al secolo Federico Giacobazzi, classe 1994, presenta con la sua band una ‘storia in musica’ dedicata al tema dell'infanzia e articolata in forma semiscenica attraverso le canzoni di Childhood Dream, album uscito nel 2016.
Annette Peacock, al pianoforte e voce, si esibirà in una performance musicale con i percussionisti Roger Turner e Roberto Dani in prima assoluta martedì 23 maggio nel contesto di una coproduzione fra AngelicA di Bologna e Fondazione Teatro Comunale di Modena. Figura di culto dell’avanguardia newyorkese, capace di sintetizzare nelle sue open form songs le influenze raccolte nel corso di una vita, in una galleria di rapporti intrattenuti con Albert Ayler, Timothy Leary, Charlie Mingus, Allen Ginsberg, John Cage, Jean Tinguely, LeRoi Jones, Michael Snow, Robert Moog, Salvator Dalì, David Bowie, Brian Eno e RobertWyatt, Annette Peacock è uno spirito libero e geniale, unica e assoluta padrona di un mondo musicale senza compromessi. Sarà a Modena con un progetto inedito, pensato appositamente per AngelicA e l’Altro Suono, due Festival che dal 2003 collaborano artisticamente per la costruzione e coproduzione di progetti originali e internazionali.
Il Festival si concluderà domenica 28 maggio con Ute Lemper, ospite d’eccezione impegnata nel suo ultimo progetto dal titolo Songs for Eternity. Una delle massime espressioni del cabaret internazionale, Ute Lemper ha unito doti vocali eccezionali a un talento attoriale che le è valso il premio Laurence Olivier come migliore attrice di musical (con Chicago, nel 1998). Affiancata da un gruppo di impronta jazzistica, ha affrontato negli anni repertori che vanno da Kurt Weill a Edith Piaf passando per i grandi successi dell'American Song Book. Songs for Eternity prosegue una ‘missione’ iniziata nel 1987 con il progetto discografico della DECCA Entartete Music che presentava compositori di origine ebraica e la loro musica bandita dal nazismo. Qui saranno le canzoni della Shoah a parlare, insieme alle storie che si celano dietro a ognuna di esse.