"Gli dei degli altri", alla San Carlo si parla di pluralismo religioso
Venerdì 16 gennaio proseguono dopo le festività natalizie alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5 ) le lezioni del ciclo dedicato al tema Ospite, ideato dal Centro Studi Religiosi. Maurizio Bettini presenta la conferenza dal titolo Gli dei degli altri. Pluralismo religioso e integrazione nel mondo classico.
Bettini è professore di Filologia classica presso l'Università di Siena, dove dirige il Centro interdipartimentale «Antropologia del mondo antico», e visiting professor presso la University of California (Berkeley) e l'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Collaboratore della pagina culturale del quotidiano «la Repubblica», ha dedicato le sue ricerche alle culture e alle letterature greca e latina, privilegiando l'indagine antropologica sulla figura dello straniero, sulla costruzione della tradizione e dei legami di parentela, sulle mitologie della nascita e, più recentemente, sulla questione della traduzione. Tra le sue pubblicazioni: Contro le radici. Tradizione, identità, memoria (Bologna 2011); Vertere. Un'antropologia della traduzione nella cultura antica (Torino 2012); Il mito di Enea. Immagini e racconti dalla Grecia a oggi (et al., Torino 2013); Elogio del politeismo (Bologna 2014).
L'incontro prende in esame l'accoglimento delle divinità straniere nell'antica Roma alla luce di alcune interessanti testimonianze del mondo classico: nelle religioni antiche era possibile far propria una divinità altrui, ma questo non significava che potesse essere automaticamente venerata all'interno della città. Perché ciò potesse avvenire, infatti, la divinità straniera doveva passare attraverso un processo di accettazione ufficiale, deliberato dal Senato, che ne sanciva pubblicamente il culto. L'atteggiamento che emerge è piuttosto severo: le divinità nuove - cioè sia di nuova creazione, sia straniere di importazione - per poter essere onorate debbono aver ricevuto un riconoscimento da parte dell'autorità statale. Per quanto riguarda i culti privati, i invece, ci si affida piuttosto alle tradizioni degli antenati.
Gli autori antichi mostrano come il percorso mentale che conduceva all'integrazione delle divinità fosse costruito sul modello della cooptazione e della cittadinanza - spiega Maurizio Bettini - siamo di fronte, infatti, a un modo di pensare molto radicato nella cultura romana, secondo il quale si presuppone che gli dèi siano a tutti gli effetti dei cittadini, membri sia pur divini della civitas. Come dice Cicerone, ancora nelle Leggi, «i Greci e i Romani, per accrescere la pietas nei confronti degli dèi hanno voluto che essi fossero residenti nelle stesse città in cui lo siamo noi».
Questo modo civico di configurare l'ingresso «fra noi» delle divinità straniere - prosegue Bettini - ha soprattutto il merito di farci riflettere sull'importanza della nozione di cittadinanza, evidentemente considerata a Roma così centrale da coinvolgere perfino il mondo degli dèi.
La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell'archivio conferenze presente nel sito www.fondazionesancarlo.it, da cui potrà essere scaricata gratuitamente. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni gode dell'accredito ministeriale per la formazione del personale della scuola (DM 18 luglio 2005).