Libri in appennino, quattro tappe per il Premio Letterario Frignano
Dopo il successo dello scorso anno, anche per l’edizione numero XX del Premio Letterario Frignano si riconferma la ritrovata natura “nomade” della manifestazione che si dividerà fra Pavullo, Pievepelago e Sestola. Anche quest’anno il Premio si sostanzia con alcuni importanti appuntamenti culturali che accompagnano la kermesse fino al giorno della premiazione, prevista a Sestola, sabato 1 agosto.
Il cartellone prende il via domenica 19 luglio alle ore 17.00 a Sestola, in Piazza Vittoria, con l’incontro con lo scrittore Guido Conti, intitolato “Calcio totale, la vita di Arrigo Sacchi raccontata a me”. Quando Arrigo Sacchi decide di fare la storia della propria vita, la racconta allo scrittore parmigiano che la mette sulla pagina. “Calcio totale. La mia vita raccontata a Guido Conti” si intitola il libro che ne esce (Mondadori 2014), perché chiaramente è la storia di un’ossessione, di una tensione che lo divora, non solo al Milan, ma anche quando allena il Bellaria. Sollecitato da Beppe Boni, giornalista vice-direttore de il Resto del Carlino, Guido Conti – narratore di lungo corso e vincitore del Premio Frignano 2005 - ci restituirà i retroscena, gli aneddoti, i ricordi più intimi e veri di un uomo che dalla panchina ha cambiato la storia del calcio mondiale.
Domenica 26 luglio a partire dalle ore 17.00, a Roccapelago di Pievepelago, presso la Chiesa della Conversione appuntamento con Stefano Vanin: “I segreti delle mummie svelati dagli insetti”. Nel 2011 è stata ritrovata nella Chiesa di Roccapelago una fossa comune con 281 corpi, 60 dei quali mummificati. Da allora, studi e ricerche si sono spinti in tutte le direzioni. Stefano Vanin, professore di biologia forense all’Università di Huddersfield (UK) e noto consulente per la Medicina legale, ha imboccato la strada degli insetti. Cadaveri di mosche, formiche, vespe, tarme, acari, ragni – anch’essi in ottimo stato di conservazione – forniscono informazioni sorprendenti sui riti funerari, i doni fatti ai defunti, le circostanze che ne hanno consentito la mummificazione. Lo studioso sarà sollecitato dalle domande di Stefano Marchetti, giornalista di QN/il Resto del Carlino.
Venerdì 31 luglio alle ore 17.00 a Pavullo, presso il Castello di Montecuccolo, Roberto Barbolini presenta“Zebio Còtal: una pastorale dell’Appennino”. E’ un contadino torvo e spietato, disperatamente cattivo, lo Zebio del capolavoro di Guido Cavani. Sullo sfondo di un Appennino lirico ed aspro, tiranneggia e maltratta la sua numerosa famiglia, stretta tra la miseria materiale e la sua miseria morale. Pubblicato a proprie spese nel 1958 in soli 200 esemplari, il romanzo fu poi scoperto e riedito da Pier Paolo Pasolini che ne decretò il successo nazionale. Anche Gino Covili, grande pittore della sofferta vita contadina del Frignano, fu toccato da Zebio e gli dedicò un ciclo di opere, che ora illustrano l’edizione speciale del romanzo realizzata da Coviliarte nel 2008. Roberto Barbolini, giornalista e scrittore, ne restituisce la singolare bellezza leggendo e commentando il testo.
L’ultima tappa è quella di sabato 1 agosto a Sestola, in Piazza Vittoria, quando avrà luogo la Cerimonia di Premiazione del “Premio Letterario Frignano”, riservata a opere narrative di autori italiani viventi edite nell’ultimo anno, con una specifica sezione dedicata alla narrativa per ragazzi. La Giuria presenterà i libri vincitori, conversando con gli autori.