Carceri, un dibattito sulla riforma con l'associazione Antonia
"Il carcere non assolve la propria funzione, non riabilita, ma esclude emargina e riproduce delitti. Fra coloro che escono, dopo aver scontato la propria pena, una percentuale molto alta (circa il 68%) torna a delinquere. Una percentuale ben maggiore di quella che si registra tra chi ha beneficiato delle misure alternative o ha pagato con sanzioni diverse dalla reclusione. La stessa condizione carceraria è ben oltre la denuncia di violazione dei diritti umani: sbarre e celle costringono i detenuti in condizioni di sovraffollamento. Quindi, da una parte abbiamo un sistema che tende a riempire all’inverosimile i penitenziari e che, allo stesso tempo, non produce un calo di criminalità, né mette al sicuro i cittadini".
"Emerge, da questa considerazioni e dai dati della popolazione carceraria, un quadro che, come disse nel 2013 l’allora capo dello stato Giorgio Napolitano, è “una realtà non giustificabile in nome della sicurezza”. In Italia sono recluse 65.000 persone a fronte di 47.000 posti, nel 2013, la questione sovraffollamento ha causato al nostro Paese una condanna alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Più del 40% dei detenuti è in attesa di giudizio. Come non legare questo dato all’elevatissimo numero di suicidi (ben 60, nel 2012 su un totale di 154 decessi)? Quanto è distante la drammatica situazione delle carceri brasiliane, nelle quali i diritti della persona non vengono rispettati e dove rischia di essere rinchiuso l’italo brasiliano Henrique Pizzolato?"
L’Associazione Antonia, in collaborazione con il Gruppo Carcere Città, ne discute con: Sen Luigi Manconi (presidente della commissione per la tutela e la promozione dei diritti umani Paola Cigarini (comitato giustizia per Pizzolato e Gruppo carcere città Sen. Maria Cecilia Guerra (Associazione Antonia). L’incontro, dal titolo “LO SCANDALO DELLE CARCERI, ABOLIRLE O RIFORMARLE?”, si terrà lunedì 13 luglio alle ore 20:45, presso la sala polivalente Windsor Park (via San Faustino 155, Modena).