La lezione di Francesco Luigi Ferrari per superare la crisi della politica
«La politica fa parte anche del nostro amore» che il Centro culturale Francesco Luigi Ferrari ha realizzato per divulgare la vita e la lezione di uno dei protagonisti della vita politica e sociale del territorio, forse troppo rapidamente dimenticato. Il libro edito da Studium (curato da Paolo Trionfini, con la postfazione di Gianpietro Cavazza) sarà presentato a Modena mercoledì 6 dicembre 2017 alle ore 18 al Palazzo Europa (via Emilia Ovest, 101) durante il convegno “Solo io posso farlo. Amore e politica nella vita di Ferrari”.
Nelle lettere cogliamo le motivazioni profonde che hanno spinto Ferrari (il Ferrari politico oltre che giornalista, avvocato, marito e padre) a dedicare la propria vita al bene comune: partecipò alla Grande Guerra; si spese direttamente nelle battaglie per la difesa della democrazia attaccata violentemente dallo squadrismo fascista; ebbe un ruolo di primo piano all’interno della compagine fondata da don Luigi Sturzo; fu isolato ed esiliato a Parigi per la strenua opposizione al regime mussoliniano; animò il dibattito culturale europeo attraverso una serie di iniziative editoriali.
«Se in occasione dei 75 anni della sua morte, nel 2010, abbiamo riflettuto sulla relazione tra il “potere” e l’“amore”, e come questa relazione potesse sfociare nella vita pubblica e non solo in quella privata - ha spiegato il presidente del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari, Paolo Tomassone - attraverso questo libro vogliamo inaugurare un viaggio per divulgare il più possibile lo stile, le motivazioni e le scelte di Ferrari, dalle quali si può ripartire per ridare credibilità alla politica che vive oggi un tempo di crisi». Come ha recentemente testimoniato per esempio il Censis l'84% degli italiani non ha fiducia nei partiti politici, il 78% nel Governo, il 76% nel Parlamento, il 70% nelle istituzioni locali, Regioni e Comuni: “l'onda di sfiducia che ha investito la politica e le istituzioni non perdona nessuno” (cf. Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2017 dell’1 dicembre).
«Vogliamo quindi partire dall’esperienza del passato, rileggendo la testimonianza di Ferrari, cercando di capire perché in quegli anni la politica era animata dalla passione e produceva quei frutti che oggi sembrano essere svaniti - ha proseguito Tomassone -. Questo viaggio lo vogliamo compiere col metodo che ha sempre accompagnato la vita del nostro centro culturale, dedicando particolare attenzione alla formazione dei giovani, ad una lettura critica della comunicazione, alla ricerca storica e sociale, alla sensibilizzazione della cittadinanza».
Per il 6 dicembre è promosso il seminario “Solo io posso farlo. Amore e politica nella vita di Ferrari”: dopo l’introduzione di Gianpietro Cavazza, vicesindaco di Modena, Paolo Trionfini, storico, e Giuliano Albarani, presidente dell’Istituto storico di Modena, la riflessione proseguirà con la tavola rotonda alla quale parteciperanno Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Francesca Maletti, presidente del Consiglio comunale di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena e Matteo Richetti, parlamentare. Modera Ettore Tazzioli, direttore di TRC. Sono già in programma altre due presentazioni a Trieste, la città di Lina, a Parigi e a Bruxelles sede del Parlamento Europeo ripercorrendo un viaggio ideale del peregrinare da antifascista e da esiliato di Francesco Luigi Ferrari.