Oscar De Summa in scena al Nuovo Cinema Teatro Italia
Fresco del prestigioso premio Hystrio, attribuitogli dall'Associazione nazionale dei critici di teatro, Oscar De Summa torna a Soliera per presentare il suo nuovo spettacolo “La sorella di Gesucristo”, che conclude una sorta di trilogia personale dopo “Diario di provincia” e “Stasera sono in vena”. L'appuntamento è per giovedì 24 novembre, alle 21.15, al Nuovo Cinema Teatro Italia di via Garibaldi 80.
Dal 25 al 27 novembre l'attore pugliese dirigerà, sempre a Soliera, un laboratorio intensivo per attori, a partire dallo studio del mito di Edipo.
La vicenda è quella di una ragazza prende in mano una pistola Smith & Wesson 9 millimetri e attraversa tutto il paese per andare a sparare al ragazzo che la sera prima, il venerdì santo della passione, l’ha costretta a subire una violenza. Una camminata semplice, determinata, senza appelli, pubblica, che obbliga tutti coloro che la incontrano a prendere una posizione netta nei suoi confronti e al tempo stesso a svelare i retroterra emotivi e culturali sui quali la posizione che esibiscono si basa. Una ragazza che in virtù di quell’atto improvviso e inaspettato è costretta a crescere, a diventare donna, a superare gli sguardi e i pregiudizi che a questi sguardi corrispondono, superando i quali supera anche i pregiudizi stessi, come se anche questo fosse un viaggio iniziatico che dall’infanzia porta diritti nel mondo degli adulti.
Si comincia dai familiari, per coinvolgere, man mano, tutti gli abitanti del paese fino a rivelare, nel profondo, la nostra società, un’italietta convinta di un progresso automatico e teso all’infinito degli anni ‘80, tutta incentrata sull’arroganza del maschio dominatore.
Così questa ragazza per riprendersi il suo corpo, il suo corpo privato, è costretta a farlo pubblico, a darlo in pasto alla folla e ai suoi vaneggiamenti, ad assumere su di sé il suo stesso corpo sessualizzato dai maschi e dalla società contemporanea, dove l’occidente e l’oriente giocano tutto il loro potere dominante; quel corpo diviso in parti, smembrato ad uso e consumo del potere attraverso l’imposizione di visioni e divieti. Ma qual è la via per rimettere tutto al suo posto? È giusto usare la violenza per riparare ad una violenza? E se così non fosse che alternative avremo?
Un racconto lineare e scorrevole, strutturato secondo una forma classica, che si districa attraverso l’ironia, compagna di leggerezza e sorriso, per una comprensione più emotiva e consapevole che razionale, non tralasciando come alter-ego della narrazione, né l’ordine del profondo, né del necessario.
Info e prenotazioni: 347.3369820