"Le ultime lune - quando la felicità è nel passato" al Michelangelo
È in corso la prevendita, presso il teatro Michelangelo di Modena, dello spettacolo Le ultime lune del drammaturgo Furio Bordon, in scena, in prima nazionale, sabato 1 aprile alle ore 21.00 interpretata e diretta dall'attore Andrea Ferrari con Ilaria Sita e Andrea Fogliani. Prodotto dall'Associazione culturale Anfitrione, dopo i successi de "Il Cardinale Lambertini", "Sarto per signora", "L'Avaro", "Sei personaggi in cerca d'autore" Ferrari torna a calcare le tavole del Michelangelo con un testo contemporaneo, edito nel 1995 e scritto per Marcello Mastroianni e, successivamente, interpretato da Gastone Moschin e Gianrico Tedeschi.
Le ultime lune è una riflessione sulla vecchiaia, fase della vita che, assieme alla giovinezza, è tra le più delicate. Se è vero che nella fanciulezza si deve costruire il futuro, nella vecchiaia si assiste alla privazione del futuro stesso. Un percorso appassionante composto da fantasie, sogni, suggestioni, ricordi, dove il dolce parlare con la donna amata, morta molti anni prima, porta il protagonista a trascorrere il suo tempo in una sorta di seduta psicanalitica. Protagonista è un vecchio professore che aspetta nella propria stanza il figlio che lo accompagnerà in una casa di riposo per anziani. Egli vive e respira quella stanza, dove trascorre la maggior parte del suo tempo, come se la volesse portare con sé: unici compagni sono la musica, i fumetti e un album di fotografie che lo portano ad annegarsi nei ricordi. Il padre guarda in faccia alla vecchiaia: la affronta; riconosce che la sua vita è al tramonto ed è per questo che ha deciso di allontanarsi dalla sua famiglia: dal proprio figlio col quale si diverte a scaricargli addosso tutto il suo cinismo, dalla nuora e dalle due nipotine: nuora e nipotine sono solo narrate, mai visibili. La decisione per la casa di riposo nasce dal sentirsi "di troppo" e la scelta, lucida, lo porta a chiudersi e ad amplificare il rimorso del figlio. Una volta lasciata la propria casa, i fatti si spostano e si svolgono nella soffitta di una casa di riposo, dove il padre trascorre qualche ora del suo tempo in compagnia dell'album di fotografie, della sua musica e di una piantina di basilico: è in quell'abbaìno che egli aspetta la fine dei suoi giorni, convinto di ritrovare la sua donna amata col dubbio che sia sempre poi troppo vecchio per lei. È singolare di come la soffitta rappresenti il piano più alto per avvicinarsi al Cielo.
"Il lavoro sui personaggi è stato altamente stimoltante: con gli altri due interpreti, Ilaria Sita e Andrea Fogliani, rispettivamente la madre e il figlio, mi sono confrontato lavorando sui caratteri: nessuno di noi tre ha potuto avere una base su cui far leva per costruire la propria maschera, perché privi dell'esperienza e del vissuto che l'autore suggerisce e che il testo esige. Sovente, in teatro, si presenta questa soglia: è il momento più bello del lavoro di un attore in quanto si studia, si ricerca, ci si confronta, ci si arricchisce. I mesi di lavorazione e di prove ci hanno permesso un lavoro meticoloso che ci ha educati alla messinscena, cercando di valorizzare ogni singolo elemento che potesse acuire la crescita di un carattere a noi lontano. Ai miei attori ho chiesto di vivere appieno la storia, di immedesimarsi: di fare leva sulle loro esperienze di vita e di cercare metafore, allegorie, similitudini che potessero farci avvicinare al padre, alla moglie defunta e al figlio. Nella regia mi ha aiutato molto il mio vissuto di ex infermiere che mi ha fatto conoscere e vivere il rapporto con i pazienti lungo degenti. Ora si tratta di essere dall'altra parte".
Si ringrazia il Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, l'Acetaia del Duca di Adriano Grosoli, e il ristorante pizzeria Da Guido di San Vito. La prevendita dei biglietti è in corso tutti i giorni (dal lunedì al sabato) dalle ore 18 alle ore 20 presso la biglietteria del teatro Michelangelo, o telefonando al nr. 059.343662.