Le vulnerabilità del territorio: fatti ineluttabili o possibilità di prevenzione?
Eventi meteorologici improvvisi ed intensi, freddo glaciale, tornado, temperature elevate per periodi prolungati, aridità: cosa sta succedendo al nostro clima? I cambiamenti climatici in atto, legati sia a cause antropiche che naturali, stanno causando rilevanti impatti sul nostro territorio.
L’evoluzione delle nostre città, una cultura moderna, non può prescindere dal mettere in atto le opportune azioni finalizzate a mitigare i danni legati ad eventi meteorologici catastrofici, oltre a definire strategie di più ampio respiro, anche mediante cambiamenti comportamentali, che tutelino l’integrità dei nostri ecosistemi .
L'incontro del 14/04/18 fa parte di una serie di eventi organizzati dalla Commissione di Protezione Civile dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Modena con l'obiettivo di stimolare ed accrescere l'attività di prevenzione nei confronti dei rischi che coinvolgono il territorio e le attività antropiche.
Oltre alla conoscenza dei rischi ambientali, il seminario si occuperà di monitoraggio e gestione territoriale effettuate con l'ausilio di sistemi informativi che integrano il rilevamento dei dati ambientali e territoriali con la rappresentazione cartografica degli stessi. Le attuali conoscenze tecnico-scientifiche consentono infatti di acquisire, modellare, interpretare, elaborare, archiviare e divulgare informazioni georeferenziate, ovvero informazioni caratterizzate da una posizione in un prescelto sistema di riferimento, e pervenire ad un accurato censimento e monitoraggio del territorio e ad una più efficace definizione degli strumenti di pianificazione.
In materia di adattamento delle comunità locali e cioè della capacità di mitigare gli effetti degli eventi avversi attesi, la mattinata di lavoro affronterà inoltre il tema del Piano di Emergenza Comunale, che rappresenta il principale strumento dell’amministrazione comunale per gestire e coordinare la risposta all'emergenza col massimo livello di efficacia. Il Piano, oltre ad analizzare le criticità territoriali, sia in termini geo-morfologici, sia antropici, prevede infatti che l’organizzazione delle procedure d’emergenza, delle attività di monitoraggio del territorio e dell’assistenza alla popolazione siano effettuate con interventi tempestivi ed efficaci mediante l’attuazione di automatismi procedurali, l’impegno di personale adeguatamente preparato e di mezzi idonei, per un’azione complessiva di coordinamento attivabile a più livelli istituzionali in base alla gravità dell’evento stesso
Gli enti patrocinanti, il Comune di Spilamberto e l’Unione Terre di Castelli, hanno svolto negli anni un attento lavoro riguardo tali problematiche ed in particolare recentemente il Comune di Spilamberto ha provveduto all’aggiornamento del proprio Piano di Emergenza Comunale. Le azioni attuate mostrano come il sistema di protezione civile abbia la necessità di non essere un sistema chiuso e autoreferenziale ma piuttosto un sistema integrato e aperto all’ascolto del territorio e delle sue componenti, segno di crescita della cultura dell’autoprotezione e di un incremento di resilienza dell’intera comunità.