"Quanta paura fa diventare grandi?", Niccolò Ammaniti al Forum Monzani
Cosa succede nel mondo se per un virus spariscono gli adulti e rimangono solo i bambini? “Anna” (Einaudi), il nuovo romanzo di Niccolò Ammaniti, ce lo racconta: l’autore lo presenta al pubblico del BPER Forum Eventi di Modena martedì 2 febbraio alle 21.00, in un reading suggestivo affidato alla voce dell’attore romano Antonio Manzini.
Questo libro conferma una capacità non comune di Ammaniti di raccontare il passaggio dall’essere bambini al non esserlo più: le trasformazioni, le paure – un paesaggio avventuroso e fitto di pericoli che qui diventa una gigantesca metafora. La trama richiede un discreto sforzo di sospensione dell’incredulità: siamo in Sicilia, nel 2020, l’umanità è in via d’estinzione poiché un temibile virus genera una febbre mortale, “la rossa”. Solo i bambini non ancora entrati nell’adolescenza ne sono immuni, perché privi degli ormoni degli adulti, ricettacolo del virus. Un virus, insomma, che fa fuori gli adulti. I bambini, da soli, come se la cavano? Come resistono? Anna è la protagonista del romanzo: insieme al fratello Astor, al cane Coccolone, e a un altro ragazzino di nome Pietro incontrato lungo il percorso, è attrice di un viaggio alimentato da un’insensata quanto incrollabile speranza nel futuro. E’ l’ostinazione di Anna il cuore del romanzo: Anna cammina e cammina, come si dice nelle fiabe; si difende e difende Astor, gli spiega che cos’è la morte («Dov’è l’altro mondo?» chiede lui. «Non lo so. Dopo il bosco» risponde lei).
Questo romanzo ha tutte le caratteristiche della letteratura young adult. Fa paura come il Signore delle mosche di Golding, fa piangere come i ragazzini di Salinger, intenerisce come Dickens, ma soprattutto si fa leggere, come un classico.
Niccolò Ammaniti (Roma, 1966) ha pubblicato “Fango” (1996, 2014), “Branchie” (1997, 2006, 2015), “Ti prendo e ti porto via” (1999, 2014), “Io non ho paura” (2001, 2014), “Come Dio comanda” (2006), “Che la festa cominci” (2009, 2015), Io e te (2010) e “Il momento e? delicato” (2012).