Famiglia. Anche a Modena un presidio in piazza contro il Ddl Pillon
Anche a Modena associazioni e forze politiche si mobilitano contro il Ddl Pillon: sabato prossimo in piazza Torre alle 17 ci sarà una manifestazione nella quale è prevista una simulazione teatrale di una separazione tra coniugi con le condizioni previste dal Ddl "in modo da rendere chiaro i rischi a cui espone questa proposta di legge". E la Cgil annuncia la sua partecipazione.
A livello nazionale la protesta è promossa dalla Rete Dire-Donne in rete contro la violenza e da numerose associazioni femminili con il sostegno, fra gli altri, anche della Cgil nazionale.
La manifestazione ribadisce i "5 no al Ddl Pillon" che il sindacato ri-elenca. C'è il "no" alla mediazione obbligatoria, "che in caso di separazione dei coniugi, impone la figura del mediatore familiare con inevitabili costi aggiuntivi e ignorando palesi situazioni di violenza tra i coniugi in cui la mediazione è impossibile". C'è il "no" all'"imposizione di tempi paritari per l'affido dei figli e alla doppia domiciliazione dei minori, perchè si pregiudica la stabilità della vita dei figli sballottati tra luoghi e condizioni di vita diversi, senza neanche sentire il loro parere". C'è il "no" al mantenimento diretto "che prevede che ogni genitore si faccia carico delle spese solo per il periodo in cui il figlio minore rimane sotto la sua tutela. Cio' finirebbe per penalizzare le mogli perchè si trovano più spesso in una condizione di oggettiva debolezza economica"; C'è il "no" al piano genitoriale concordato delle spese che prevede la soppressione dell'assegno di mantenimento. Infine, "no" all'introduzione del concetto di alienazione parentale con il contrasto al rifiuto verso uno dei genitori da parte dei minori"; cioè "il minore non puo' rifiutarsi di stare con uno dei due genitori anche quando ci sono dei seri motivi per rifiutare la convivenza".
(DIRE)