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Sassuolo, debutto positivo per la mostra Tehellim 8.5

Apprezzamenti per la mostra realizzata dal fotografo Paolo Mariani che racconta l'immagine dell'essere umano come forma fragile e preziosa ma, allo stesso tempo, come l'espressione più alta della creazione: il nudo

È stata inaugurata ieri sera giovedi 3 aprile, presso gli spazi di Paggeria Arte a Sassuolo, Tehellim 8.5, la prima mostra fotografica di Paolo Mariani: sassolese, 32 anni, un talento acerbo ma sicuramente promettente nel vivace scenario culturale della città del campanone.

Una mostra oggettivamente audace e non facile per chi, agli esordi, sceglie di rappresentare l'uomo nella sua forma più fragile e cruda: il nudo. Il salmo 8,5 da cui trae ispirazione l'artista cita: "Che cosa è l’uomo perché te ne ricordi, il figlio dell’uomo perché te ne curi?". Da qui parte il viaggio di Mariani nel cercare di catturare l'immagine dell'essere umano come forma fragile e preziosa ma, al contempo, l'espressione più alta, nobile e forte della creazione.

Tra rappresentazioni di una certa rilevanza, alternata ad altre più scontate, Paolo Mariani riesce comunque nel suo intento. Considerando la non facile chiave interpretativa, Mariani denota una sensibilità non comune nella raffigurazione del modello inserito in un contesto naturale splendido, cosa che ha aiutato notevolmente nella buona riuscita degli scatti. Ben strutturato anche il percorso della mostra, in cui le poesie e i testi di Riccardo Toni e Simone Ghiaroni impreziosiscono il contesto artistico. La mostra continuerà sino al 13 aprile, dalle 21 alle 23, in cui sarà sempre presente questo promettente e interessante artista.

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