“Gattinoni. La Televisione è di moda”: mostra alla Chiesa di San Carlo a Modena
Un viaggio nella storia della tv italiana, dagli anni Cinquanta ad oggi, attraverso gli abiti realizzati dalla maison Gattinoni. E’ con questo obiettivo che apre al pubblico la mostra “Gattinoni: la televisione è di moda”, curata da Stefano Dominella che, in occasione dei Sessant’anni dalla nascita della Televisione Italiana sarà ospitata nella splendida cornice della Chiesa di San Carlo a Modena dall’1 al 23 marzo 2014. La mostra, allestita nel cuore della città antica, testimonia il connubio e l’interazione tra la maison Gattinoni, una delle più longeve case di moda del panorama internazionale e il suggestivo mondo del piccolo grande schermo.
Attraverso l’esposizione di trentacinque abiti dell’archivio storico della Maison, foto e filmati delle più importanti trasmissioni televisive tratte dalle Teche Rai si raccontano le pagine della storia italiana, sottolineando l’importanza dello stretto legame tra televisione e moda, che negli anni ha creato un nuovo linguaggio di comunicazione, riflettendo le profonde trasformazioni che hanno attraversato l’Italia. “Presentare la mostra Gattinoni. La Televisione è di Moda a Modena è motivo di orgoglio per la maison Gattinoni anche per la ricorrenza dei Sessant’anni dalla nascita della TV. – ha dichiarato Stefano Dominella, curatore della mostra, Presidente della maison Gattinoni Couture e Vicepresidente con delega alla Moda di Unindustria- .
"Gli abiti, le immagini e i filmati di questa esposizione ci danno la misura dell’evoluzione del gusto e delle tendenze che hanno accompagnato la storia del nostro Paese di cui la televisione è stata spesso il primo testimone e anche il più accessibile. Il tubo catodico, in molti casi, ha permesso alla maggioranza degli italiani di poter ammirare la bellezza e il fascino delle creazioni dei più grandi e amati stilisti. Un connubio che si è rafforzato negli anni e che ancora oggi- conclude Dominella - ha la forza di trasmettere immagini suggestive espressione dell'estro dei tanti talenti nati in Italia".