Al Borgogioioso di CarpiOpen day del volontariato con iniziative sulla prevenzione
Dopo l’iniziativa di charity e solidarietà, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, che a febbraio ha coinvolto 330 Centri Commerciali in Italia fra cui anche quello carpigiano, si terrà domenica 31 marzo presso Il Borgogioioso di Carpi la Giornata della Salute, un evento di promozione della cittadinanza attiva che coinvolge tutti quei soggetti, associazioni, gruppi di autoaiuto e di volontariato, che hanno a cuore i bisogni di cura della propria comunità, specie dei soggetti più fragili, e concorrono a dare concreta attuazione al diritto alla salute integrandolo con il principio di solidarietà.
La Giornata della Salute, organizzata in collaborazione con la Consulta C del Comune carpigiano e che si avvale del patrocinio concesso dalla Città di Carpi, sarà aperta ufficialmente alle 10.30 con il saluto delle autorità. Per tutta la giornata, fino alle 19.00, le associazioni presenti saranno disponibili per illustrare i propri servizi, quali misurazione pressione e altri test di prevenzione e di primo soccorso, con iniziative di fundraising e, soprattutto, per vivere insieme un momento di condivisione in uno degli spazi aggregativi della città.
Le associazioni che hanno aderito all’Open Day sono: Associazione Diabetici Carpi onlus (A.DI.CA), AIDO Comunale di Carpi, Al di là del muro, AMO, ALICe Carpi onlus, AVIS Comunale di Carpi, Associazione Pazienti Tiroidei, Croce Blu, Croce Rossa Italiana, Fondazione progetto per la vita onlus, Gruppo Parkinson di Carpi, Sopra le righe dentro l’autismo.
Secondo l’ottavo rapporto RBM-Censis l’Italia è tra i Paesi più longevi d’Europa e del mondo per l’elevata speranza di vita sia per gli uomini (80,3 anni) sia per le donne (84,9 anni) contro una media UE rispettivamente di 77,9 e 83,3 anni. Tuttavia se si vive più a lungo non si vive meglio, infatti se si considera la speranza di vita senza limitazioni dovute a problemi di salute, l’Italia scende al 15mo posto, ben sotto al media UE. In particolare aumentano gli italiani che non sono in grado di svolgere da soli attività quotidiane semplici, come telefonare o preparare i pasti; inoltre risulta in costante e progressiva crescita la dimensione della cronicità, per l’ISTAT nel 2016 il 39,1% degli italiani dichiarava di essere affetto da una delle principali patologie croniche mentre risultavano in crescita anche i pazienti con multicronicità. Il servizio sanitario nazionale, pilastro fondamentale per la tutela della salute di tutti i cittadini, si trova in difficoltà perché è cambiato il contesto demografico ed economico e lo stesso vale per le famiglie. La crescente cronicizzazione delle malattie e l’incremento del tasso di dipendenza impongono di identificare nuovi modelli organizzativi ed assistenziali improntati al principio di solidarietà e corresponsabilità sociale, in questo scenario il ruolo del volontariato assume una valenza sempre più strategica.