"OpenArt" alla rocca di Vignola. Decori e bellezze messe in luce
Ammirare la Rocca di Vignola, nell'antico Borgo in provincia di Modena, con la bellezza dei decori e dei colori originali che la impreziosivano, sarà possibile a partire da venerdì 13 luglio alle ore 22.00 quando, in Piazza dei Contrari, verrà accesa per la prima volta la proiezione luminosa digitale realizzata nell'ambito del progetto"SOGNO O SON DESTE". Ad accompagnare l'iniziativa(il calendario aggiornato delle proiezioni è disponibile on line sul sito al link: https://www.sognoosondeste.it/wp-content/uploads/CALENDARIO-PROIEZIONI-LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE.pdf) tanti eventi collaterali nell'ambito di Openart in Piazza dei Contrari, a cominciare da domenica 15 luglio quando, a partire dalle ore 21.30,il professor Riccardo Falcinelli terrà una conferenza dal titolo "Cromorama: storia e linguaggio dei colori". Il visual designer - uno dei più affermati d'Italia - spiegherà come il colore ha cambiato il nostro modo di vedere e percepire il mondo, in un viaggio alla scoperta della simbologia delle cromie nella contemporaneità. Dal nero del lutto al rosso del comunismo, dal giallo dei Simpson al manto azzurro che, tradizionalmente, avvolge la Madonna: ogni colore ha un profondo significato, tanto nel cinema quanto nel campo delle arti figurative, dalla pittura alla fotografia, fino alla vita quotidiana.
Mercoledì 18 luglio l'arte è ancora protagonista con l'inaugurazione della mostra "Abitare il mondo": un viaggio nell'evoluzione dello spazio umano e nell'antropologia delle abitazioni e codici del colore con scatti di Iago Corazza e Greta Ropa, fotoreporter specializzati in antropologia che da anni collaborano con National Geographic. L'esposizione - aperta fino al 31 luglio con gli stessi orari della Rocca di Vignola - presenta un emozionante racconto per immagini che indaga e descrive l'abitare dell'uomo nelle sue molteplici declinazioni, documentando abitazioni che rappresentano una sorta d'interfaccia antropologica tra il mondo interno e quello esterno dell'individuo. Quando i bisogni primari abitativi sono soddisfatti, arte e bellezza iniziano a farsi strada, e il colore è forse il gradino evolutivo più semplice e più immediato che l'uomo sale per primo. E proprio l'uso del colore nell'abitare è forse il gesto più semplice ma anche più efficace che testimonia la naturale spinta evolutiva dell'uomo.
Mercoledì 25 luglio, sempre a partire dalle ore 21.30, appuntamento con "Il disegno della cometa": racconti, testimonianze iconografiche e astronomia nella storia dell'arte, a cura di Manuela Incerti, professoressa di disegno alla facoltà di Architettura di Ferrara, e Fabrizio Bonoli- primo laureato in Astronomia all'Università di Bologna e professore della stessa materia - che, nel corso della serata, parleranno di rappresentazione degli astri nella storia dell'arte e, in particolare, della raffigurazione della cometa, di cui si può ammirare un esempio molto interessante e originale nella Cappella Contrari della Rocca di Vignola. I fenomeni astronomici infatti sono da considerarsi, nelle opere d'arte medievali e rinascimentali, tra le fonti d'ispirazione per riprodurre la quinta scenica dove incentrare particolari episodi.
Domenica 29 luglio sarà poi la volta di una "Serata ossidionale": letture, immagini, filmati, aneddoti e suggestioni di sabbia su assedi, guerre e capitani di ventura (XV-XVI sec.). Il dottor Massimiliano Righini (oplologo e consulente museale), insieme al professor Achille Lodovisi (storico e geografo, direttore del Centro di Documentazione della Fondazione di Vignola) e all'attrice Martina Sacchetti, con la partecipazione di Fatmir Mura - artista e straordinario creatore di immagini bidimensionali di edifici e architetture mediante la manipolazione della sabbia - proporranno una serata "all'assedio" di storie e aneddoti legati a rocche e fortilizi. Al dialogo tra lo storico e l'oplologo su fortezze, armi, artifizi e, soprattutto, persone coinvolte nelle vicende belliche, si alterneranno la voce di Martina Sacchetti, che leggerà alcuni documenti originali con testimonianze riguardanti le rocche di Finale Emilia, Vignola e Monfestino, e le creazioni in sabbia di Fatmir Mura raffiguranti questi tre edifici castellani. Openart proseguirà poi fino a settembre, con tanti appuntamenti in via di definizione in programma tutti i mercoledì e le domeniche fino a settembre.