Palazzo dei Musei, mostra guidata "Città e architetture industriali nei disegni dell'Archivio storico comunale. La prima metà del Novecento a Modena"
Proiezioni, lezioni e visite guidate alla mostra a Palazzo dei Musei e all’ex Manifattura. Giovedì 12 e sabato 14 gennaio sono in programma più appuntamenti nell'ambito della mostra “Città e architetture industriali nei disegni dell'Archivio storico comunale. La prima metà del Novecento a Modena”, allestita all’Archivio storico del Comune in largo Sant’Agostino. Mostra e iniziative, a cura dell’Ufficio ricerche e documentazione storia urbana e dell'Archivio storico comunale in collaborazione con Ibc (Istituto per i Beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna), sono promosse dall'Ordine degli Architetti della Provincia di Modena.
Giovedì 12 gennaio l’appuntamento a ingresso libero a Palazzo dei Musei è doppio: alle 17 visita guidata alla mostra e proiezione del video all’Archivio, poi alle 18 lezione nella Sala ex Oratorio a piano terra, con Lorenzo Bertucelli, storico del lavoro all'Università di Modena e Reggio Emilia, a svolgere il tema “Manifatture, città e lavoro”. Il filmato sulla città industriale a Modena, che si proietterà con i commenti di Bertucelli e dei curatori, propone la relazione fra gli edifici della prima parte del secolo, le trasformazioni urbane dell'epoca e la città di oggi, con disegni e immagini storiche affiancate a riprese attuali dei progetti degli edifici e delle aree in mostra (Manifattura Tabacchi, Fiat Trattori, Società Vinacce, ex Amcm, Garage Gatti, Scuderia Ferrari, alle ex Acciaierie Ferriere )
Alle 18, alla Sala ex Oratorio, la lezione di Bertucelli si soffermerà sulla relazione fra la città, gli edifici e il valore del lavoro, che diventa una delle componenti fondamentali per la trasformazione del paesaggio. A confronto con una vicenda nazionale ed europea lunga un secolo, lo storico racconterà come nel '900 viene percepita la fabbrica e come si rafforza la centralità del lavoro come valore, elemento identitario e riferimento per l'azione politica e istituzionale. Una storia che, spiegano gli organizzatori, partendo dal ventennio fascista, dove il conflitto fra capitale e lavoro è mitigato con il paternalismo autoritario, fatto di organizzazione corporativa, dopolavoro e assistenza sociale, arriva al secondo dopoguerra, quando la fabbrica diventa luogo primario di socializzazione e formazione politica. Nel periodo che va dalla ricostruzione al boom economico, prosegue la scheda di presentazione dell’appuntamento, la fabbrica diventa il centro di una nuova società, che si costruisce con scontri aspri e forte progettualità politico istituzionale. Le architetture del lavoro, con la loro organizzazione spaziale, sono i luoghi in cui si confrontano culture sociali e valori di riferimento. Dalle storie emblematiche della Manifattura Tabacchi, della Fiat Trattori, delle Acciaierie, delle Fonderie Riunite con il tragico eccidio del 9 gennaio 1950, nel 1953 si realizza a Modena il primo villaggio artigiano in Italia, dove la piccola dimensione dell'azienda e la vicinanza culturale e fisica tra operaio e titolare, esso stesso operaio, favoriscono una collaborazione conflittuale fondata su una idea condivisa del lavoro e della sua costruzione sociale, perni della formazione del modello emiliano.
Informazioni on line (www.cittasostenibile.it).